Lo stile ricalca molte delle soluzioni della Cobra Mark III diventato un modello iconico, il motore sarà un V8 sul telaio in alluminio e carrozzeria in carbonio. Ecco quando arriva
21.12.2022 ( Aggiornata il 21.12.2022 16:28 )
Annuncia il ritorno, con le proporzioni che sono entrate nella storia, anche se su una, inevitabile, diversa base tecnica. AC Cobra GT Roadster verrà presentata a Londra nei prossimi mesi. Produzione nel Regno Unito, in un quasi-fedele ritorno alle origini della Auto Carriers e della Ace, dalla quale nacque nel 1961 quella poi divenuta Cobra, grazie ai motori plurifrazionati Ford e il V8 427 leggendario.
Il design è fedele all'originale, una roadster dalle linee morbide e avvolgenti, che cedono alla modernità dei cerchi in lega di grande diametro, a prevedibili fari a Led e un abitacolo arricchito da orpelli quali il climatizzatore, i vetri elettrici e l'infotainment.
A richiesta, AC Cars offrirà ai clienti anche un hard top per vivere 365 giorni all'anno la Cobra GT Roadster, che sarà spinta da un motore V8 da 663 cavalli e 780 Nm. Nulla a che vedere con il 7 litri Ford aspirato, il "big block" da 427 pollici cubici introdotto nel 1965, la stessa unità sfoggiata dalla Ford GT40.
Sarà un plurifrazionato moderno, abbinato al cambio manuale 6 marce o a un automatico 10 marce.
Inevitabilmente è molto più pesante rispetto al progetto dei primi anni Sessanta. Se l'idea AC Cobra di prima generazione superava appena i 900 kg, per diventare poi marginalmente più pesante con la seconda e terza serie - poco oltre i 1.050 kg - la riedizione moderna in cantiere negli ultimi tre anni da AC Cars si posizionerà al di sotto dei 1.500 kg. Un risultato inevitabile vista la dotazione di soluzioni orientate al comfort e i livelli di sicurezza moderni.
Resta comunque un valore accettabile per una supersportiva compatta, un progetto dal passo di 2,57 metri - sostanzialmente più lungo dei 2,28 metri degli anni Sessanta -.
La barchetta anticipa prestazioni da vera supersportiva, con un'accelerazione da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in circa 3,6 secondi. Il telaio è realizzato in alluminio estruso, uno spaceframe sul quale sono montati pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio, anche qui un'inevitabile distanziarsi dal progetto originario: telaio tubolare e carrozzeria in alluminio.
C'è un'impronta italiana sul progetto curato da AC Cars, finanziata da capitali elvetici e con il diritto di utilizzo dello storico marchio inglese, il più antico con i 122 anni di storia. Al telaio, infatti, hanno contribuito sia la Cecomp Spa che Icona Design Group.
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