Mazda e i SUV: evoluzione della specie

Mazda e i SUV: evoluzione della specie

La storia degli Sport Utility Vehicle della Casa nipponica, dalle origini all’elettrica MX-30, passando per la famiglia CX

di D.D.

25.08.2020 ( Aggiornata il 25.08.2020 13:00 )

Oggi, più che un segmento, quello dei SUV è un fenomeno di massa che si concretizza nella sempre maggiore richiesta, da parte del mercato, di modelli in grado di assecondare le più disparate esigenze. Negli ultimi anni, Mazda ha reagito alla crescente domanda di questo genere di veicoli con una serie di modelli dagli elevati standard in termini di design, prestazioni e tecnologia a bordo, senza timore di affrontare anche la sfida elettrica con la neonata MX-30, primo modello totalmente “a batterie” del brand.

Evoluzione dei SUV Mazda LE FOTO

Evoluzione dei SUV Mazda LE FOTO

L’evoluzione degli Sport Utility Vehicle della Casa giapponese, dalle origini all’elettrica MX-30, passando per la famiglia CX

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GLI INIZI

Sebbene solo negli ultimi 15 anni la Casa nipponica abbia seriamente investito in questo segmento, il suo approccio al mondo degli Sport Utility Vehicle è ben più risalente, a partire dai robusti veicoli 4x4 e fuoristrada “da lavoro” prodotti in origine. Come ad esempio la Mazda Pathfinder XV-1, un fuoristrada assemblato e venduto esclusivamente in Birmania tra il 1970 e il 1973. Popolare tra i militari e la polizia, era spinto da un motore da 90 CV ed era proposto con un tetto in tela o in versione chiusa a nove posti. Alcuni esemplari circolano ancora oggi sulle strade del Myanmar. Sempre a proposito di veicoli da lavoro, dagli anni '60 in poi, in particolare nel corso dei due decenni successivi, è cresciuta molto anche la produzione di pick-up, mentre è del 1991 la Mazda Proceed Marvie, venduta solo sui mercati asiatici e in Australia: un fuoristrada forte e squadrato, dotato di tre file di sedili.

USA STYLE

Sempre al 1991, risale poi il lancio del Mazda Navajo, fuoristrada dedicato al mercato USA. Fondamentalmente si trattava di una Ford Explorer Sport rinominata, costruita in alcuni stabilimenti del Kentucky. Era un SUV a due porte e quattro ruote motrici e si distingueva dalla sorella Ford per una griglia unica, e per l’utilizzo di ruote e fari diversi. Alimentato da un motore a benzina V6 da 4,0 litri, con cambio automatico a quattro marce o  manuale a cinque marce, ha concluso il suo ciclo di vita nel 1994. Un altro accordo di fornitura OEM, ha visto anche la nascita di una Suzuki Escudo, rinominata e venduta come Mazda Proceed Levante in Giappone, alla fine degli anni '90.

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21° SECOLO

Ma è solo con i primi anni 2000 che Mazda inizia a fare sul serio con l’arrivo del Tribute. Sviluppato congiuntamente con l'allora azionista Ford, il Tribute era basato sulla piattaforma Mazda 626 e costituì anche la base per la Ford Escape (o Maverick, come veniva chiamata in Europa), sebbene avesse sospensioni più sportive rispetto alla Ford.
Negli Stati Uniti e in altri mercati globali, nel 2007 fu lanciata anche la seconda generazione Tribute, ma ormai Mazda era già alle prese con la prima generazione di CX-9, all’esordio proprio in quell’anno: un SUV dall'aspetto sportivo con una linea del tetto ampia, passaruota prominenti e una griglia audace, che condivideva alcune parti meccaniche con i modelli Ford; ma a differenza delle precedenti offerte basate sui partner OEM, questo è stato senza dubbio il primo vero SUV indipendente della Casa giapponese, costruito secondo le sue tipiche linee guida in fatto di design e ingegneria umanocentrica.

GENERAZIONE CX

Lungo più di cinque metri, il CX-9 a sette posti era un grande SUV in stile USA: alimentato da motori a benzina V6, non fu mai destinato alla vendita in Europa. Ma sempre nel 2007 un altro SUV Mazda sbarcava sul mercato: basato sul concept  MX-Crossport, la CX-7 era diversa da qualsiasi veicolo a trazione integrale prodotto in precedenza.

SUV e crossover Mazda: di che CX-Sei? VIDEO

SUV e crossover Mazda: di che CX-Sei? VIDEO

Il mondo corre sempre più veloce e non è facile riuscire a star dietro a tutto. Per andare incontro alle tante esigenze della mobilità quotidiana, quindi, occorrono i giusti alleati. Mazda ha deciso di riunire sotto un unico prefisso, CX, un’intera famiglia di suv-crossover capaci di soddisfare le aspettative di un pubblico ampio ed eterogeneo: CX-3, CX-30 e CX-5. Oltre a posizionarsi in segmenti diversi - che si tratti di stile, praticità o spazio a disposizione - ognuno di loro sa mettere in tavola qualcosa di unico. Tre modi differenti di interpretare l’universo SUV Crossover, ma nonostante ciò, tutti uniti da uno stesso comune denominatore: quella capacità profondamente Mazda di riuscire a dar vita a mezzi dalla spiccata personalità - estetica, tecnologica e prestazionale - che li rende immediatamente distinguibili da qualunque altro. In questo video andremo alla scoperta delle loro caratteristiche principali e peculiarità, per scoprire… di che CX-Sei.

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Come il CX-9, era stato progettato da Moray Cullum e, spinto da un motore a benzina MZR turbo da 2,3 litri e 256 CV, era proposto con trazione anteriore e integrale. La mancanza di un motore diesel, proprio quando il diesel stava crescendo in popolarità, inizialmente ne limitò la diffusione; lacuna colmata nel 2009 con l’arrivo del 2,2 litri diesel da 170 CV.

CX-5, AUTENTICA RIVOLUZIONE

Arrivata nel 2012, la CX-5 ha rappresentato un vero e proprio game changer nella produzione SUV di Mazda. È stata la prima auto a presentare la tecnologia Skyactiv e la prima a presentare il design Kodo, oltre alle ultime tecnologie in fatto di motori, telaio e trasmissione. Alimentata da un propulsore diesel Skyactiv-D da 2,2 litri e da un benzina Skyactiv-G da 2,0 litri, la prima serie era proposta sia a trazione integrale che anteriore. Un modello veramente globale, nominato auto giapponese dell'anno nel 2012.

Mazda CX-5: guanto di sfida  VIDEO

Mazda CX-5: guanto di sfida VIDEO

La SUV giapponese si è rinnovata per il 2020 portando il progetto ad un nuovo stadio di maturazione. L’obiettivo, imporsi tra le protagoniste di un segmento sempre molto effervescente e combattuto. Tante le armi a sua disposizione: dal ricercato design KODO, alla qualità senza compromessi degli interni, senza tralasciare un pacchetto di tecnologie all’avanguardia, che rendono l’esperienza di guida appagante e in linea con le attese di un pubblico attento ed esigente. A spingere la CX-5 in versione 2020 troviamo due motorizzazioni benzina e un diesel, quest’ultimo proposto in due declinazioni di potenza, 150 CV e 184 CV. La gamma dei benzina comprende un 2.0L da 165 CV, che nella versione con cambio manuale è ora dotato di un sofisticato sistema di disattivazione cilindri che garantisce un abbattimento dei consumi e delle emissioni di CO2 del 9% (rispetto al modello uscente). Lo stesso sistema di disattivazione è presente anche sul motore benzina da 2.5L e 194 CV, offerto con cambio automatico e trazione integrale. Su questo modello, inoltre, la trazione integrale intelligente di Mazda, l’i-Activ AWD, prevede anche la particolare funzione Off-Road Mode, che ne aumenta l’efficacia in caso di guida su terreni con scarsa aderenza. La nuova Mazda CX-5 è già disponibile nelle concessionarie. I prezzi vanno dai 32.350 euro necessari per la versione Business 2.0 benzina 165 CV 2 ruote motrici, e cambio manuale, ai 44.760 Euro per la versione Signature 2.2 diesel 184 CV 4 ruote motrici e cambio automatico.

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Sostanziali aggiornamenti nel 2014 hanno poi mantenuto il CX-5 al top del segmento, prima che la seconda generazione fosse rivelata al Salone di Los Angeles 2016. Un'auto che si è continuamente evoluta per offrire raffinatezza, qualità degli interni, attrezzature e tecnologia ai vertici, estremamente popolare e sempre più ambiziosa grazie anche agli ultimi aggiornamenti 2020.

CX-3, LA CITY-CROSSOVER

Nel 2015, alla CX-5 si è aggiunta la più piccola Mazda CX-3, condividendo la sua piattaforma con Mazda2. Sue caratteristiche principali, lo stile sportivo, la sensazione premium e la maneggevolezza. Offerta con una scelta di trazione anteriore e integrale, inizialmente era disponibile sia con motori diesel che a benzina, mentre la versione 2020 è proposta con la sola motorizzazione benzina Skyactiv-G da 121 CV e trazione integrale.

Mazda CX-3: come le grandi  VIDEO

Mazda CX-3: come le grandi VIDEO

La CX-3, è la city-crossover della Casa di Hiroshima di impostazione premium. Un mix micidiale di forza ed eleganza, che mette in campo elevatissima qualità e cura costruttiva, e nonostante rientri nel segmento B-SUV, appare quasi come un’auto di categoria superiore. Al volante, si apprezzano precisione di guida e controllo. Le dimensioni compatte (è lunga 4.275 mm) la rendono perfetta in ambiente urbano, dove se la cava senza problemi, tanto nel tragitto casa-lavoro, quanto nelle vie del centro. Ma è su strade aperte, che emerge a pieno il suo carattere 100% Mazda, con prestazioni e piacere di guida esaltati dal brillante motore benzina 2.0 da 121 CV a bordo del model year 2020 (con sistema di disattivazione dei cilindri, che abbatte consumi ed emissioni dannose). La Mazda CX-3 è disponibile in due allestimenti, EXECUTIVE ed EXCEED con prezzi a partire da 22.900.

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Intanto, la seconda generazione di CX-9 è stata lanciata nel 2016 e ha fornito nuovi livelli di raffinatezza, equipaggiamento e qualità premium al SUV di punta di Mazda in Medio Oriente, Australia, Asia, Russia e Nord America, dove solo negli Stati Uniti le vendite hanno superato le 26.000 auto nel 2019 .
Altri prodotti SUV “globali”, non presenti però sul mercato italiano, includono la Mazda CX-8, una versione più lunga a sette posti della CX-5.

CX-30 LA RUBACUORI

Lanciata nel 2019, dopo la Mazda3 è il secondo modello della gamma di nuova generazione dell'azienda e il secondo a presentare l'innovativo motore ad accensione comandata a scintilla Skyactiv-X. Combinando la posizione audace di un SUV con il profilo elegante di una coupé, l'abitacolo, la tecnologia e la qualità del CX-30 stabiliscono nuovi standard per gli sport utility vehicle di Mazda.

Video: Mazda CX-30, un concentrato di virtù

Video: Mazda CX-30, un concentrato di virtù

Non è un mistero, ormai, che la nuova Mazda CX-30 stia facendo breccia nel cuore di tanti, scalando in fretta gli indici di gradimento nel segmento crossover intermedie. Look seducente, tecnologia all’avanguardia, qualità costruttiva. Ma anche piacere di guida e una grande versatilità, che la rendono particolarmente democratica nel sapersi adattare a tutti, e a tutte le esigenze, riuscendo così ad assecondare le aspettative di un pubblico vasto ed eterogeneo. Un modello sufficientemente compatto da non mettere in difficoltà in città, ma allo stesso tempo spazioso, adatto ai viaggi, alla famiglia e al tempo libero. In questo video cerchiamo di spiegarvi i motivi principali del suo successo. La nuova Mazda CX-30 è disponibile nelle versioni Evolve, Executive, Exceed ed Exclusive, con motorizzazioni diesel e benzina Mild Hybrid. Prezzi a partire da 24.750 euro.

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Un modello - in Italia posizionato proprio al centro della gamma SUV, tra CX-3 e CX-5 - che sin da subito ha raccolto grandi consensi di pubblico.

MX-30, RIVOLUZIONE ELETTRICA

Ad accompagnare Mazda nel passaggio al suo secondo secolo di vita, c’è infine la MX-30, la prima vettura 100% elettrica della Casa di Hiroshima. Una SUV che reinterpreta i classici canoni della produzione del brand - piacere di guida, sensazioni al volante, design e qualità percepita - arricchendoli di un’ulteriore consapevolezza ecologica: attraverso l’uso di una tecnologia elettrica con scelte nette a favore della riduzione di emissioni lungo tutto il ciclo di vita del prodotto; ma anche attraverso la scelta di materiali che assicurano una migliore sostenibilità ambientale.
Non è un caso, poi, che per questa novità sia stato voluto il prefisso “MX”, che per il brand, a partire dalla MX-81 fino alla MX-5, ha sempre rappresentato la sfida alle convenzioni tecniche al fine di creare nuovi valori. 

Tutta la gamma Mazda: il listino completo

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