Stellantis, nel futuro c'è la batteria IBIS: addio caricatore e inverter

Stellantis, nel futuro c'è la batteria IBIS: addio caricatore e inverter

La disposizione convenzionale di due componenti irrinunciabili del sistema elettrico è sostituita da un'integrazione sui moduli della batteria. Il progetto di ricerca potrebbe arrivare su strada nei prossimi anni

20.07.2023 ( Aggiornata il 20.07.2023 17:04 )

In tema di batterie per le auto elettriche non è centrale solo lo sviluppo della composizione chimica, alla ricerca di incrementi di densità energetica che permettano maggiore autonomia di marcia. C'è, anche, un lavoro di ottimizzazione che guarda all'inverter e al caricatore di bordo.

I ricercatori dell'ente francese CNRS - Centro nazionale di ricerca scientifica, dopo quattro anni di lavoro, ricerca e sviluppo, sono giunti a un'architettura sostanzialmente rivista della batteria. L'obiettivo è introdurla nei prossimi anni sui modelli del gruppo Stellantis con la progettazione degli specialisti di Saft.

Inverter e caricatore integrati sulla batteria

Il punto cruciale del progetto di ricerca, che passerà adesso a una fase di applicazione della batteria su un veicolo di prova, riguarda l'integrazione dell'inverter e del caricatore su ogni singolo modulo che compone la batteria.

È utile ricordare come funziona un sistema elettrico di una comune auto a batteria. La ricarica da postazioni in corrente alternata (colonnine o wallbox domestico) passa da un caricatore di bordo del veicolo, che ha il "compito" di trasformare la fase della corrente da alternata a continua, così da poter essere "immagazzinata" nelle celle della batteria.

L'energia così accumulata, prima di essere utilizzata dal motore elettrico, richiede una trasformazione ulteriore di fase, da corrente continua a corrente alternata. Le operazioni di ricarica da postazioni veloci, in CC, avvengono senza l'intervento del caricatore di bordo in CA.

L'idea alla base della Intelligent Battery Integrated System (IBIS) dei ricercatori è l'eliminazione del caricatore di bordo e dell'inverter (solitamente installato in blocco con il motogeneratore elettrico) per farne parte integrante di ciascun modulo della batteria. Questo permette di liberare spazio nell'installazione dei componenti dell'auto elettrica. Inoltre, assicura una maggiore efficienza nelle operazioni di ricarica. I moduli, alloggiati in una scocca protettiva, a loro volta ospitano le singole celle della batteria e sono dotati di piastre di raffreddamento. 

Non solo applicazioni automotive

Oltre all'applicazione in ambito automobilistico, l'architettura IBIS guarda ai sistemi di accumulatori stazionari di energia, quali possono essere, ad esempio, le soluzioni integrate all'abitazione o abbinate a una produzione di energia da fonti alternative che necessità di un dispositivo stoccaggio.

“Il nostro viaggio verso l’elettrificazione è alimentato dalle eccellenze dell’innovazione e della ricerca che utilizzano le tecnologie più avanzate per soddisfare le reali esigenze degli acquirenti di veicoli elettrici in termini di autonomia, abitabilità e accessibilità, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale grazie a una maggiore efficienza”, ha dichiarato Ned Curic, responsabile dell'ufficio Ingegneria e Tecnologia di Stellantis. “Questo rivoluzionario sistema di batterie potrebbe rappresentare un passo decisivo nell’impegno di Stellantis a fornire tecnologie utili, di facile utilizzo e avanzate per tutti.”

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