Audi A5 Cabriolet

Audi A5 Cabriolet

di Redazione

12.05.2009 ( Aggiornata il 12.05.2009 10:11 )

La trasformazione della A5 da coupé in cabriolet la si potrebbe definire un’operazione di alta chirurgia. Via il tetto con un taglio netto e voilà, il gioco è fatto. Ma cosa è ben più articolata, con un risultato finale assolutamente sorprendente. Anche se in fondo manca solo il tetto, o meglio quello in lamiera è stato sostituito con una capote in tela, siamo di fronte a una vettura autoreferente, con una sua spiccatissima personalità che, specie nella versione ultrasportiva S5, propone qualcosa non solo di nuovo, ma anche di particolarmente appagante. Se per fluidità di forme ed equilibrio delle masse l’estetica induce a un immediato apprezzamento, quello che veramente colpisce è la godibilità della vettura.
Un vero gioiello sotto il profilo meccanico e non solo nella emozionante versione di punta S5. Peraltro quest’ultima ha tutto per stupire: prestazioni, confort e fascino. Doti che la rendono unica anche perché vanno sommate a un’abitabilità per 4, sia pur con qualche limite per le spalle di occupa i posti dietro, e a un bagagliaio che con i suoi 320 litri a capote ritirata (diventano 380 se si viaggia “chiusi”) rappresenta un record per la categoria. In più l’idea Audi di rendere ribaltabili i sedili posteriori così da ottenete un vano bagagli di ben 750 litri rende possibile caricare di tutto e di più se si viaggia in due. Tutte le versioni della cabrio Audi vantano queste caratteristiche relative allo spazio, ma solo la S5 mette in campo una progressione del motore e una reattività fuori scala. E non solo per una vettura aperta. Del resto siamo di fronte a un gioiello con un V6 3.0 litri TFSI con sovralimentazione meccanica da 333 cv e quasi 45 kgm, accoppiato al cambio S tronic a 7 rapporti e alla trazione permanente quattro.
Il tutto coordinato dal sistema “Audi drive select” che nello specifico caso della S5 aggiunge alle 3 regolazioni standard che modulano e coordinano tra loro la risposta del gas, i punti di innesto del cambio e l’asservimento dello sterzo una quarta opzione. Questa (disponibile a richiesta anche su altri modelli) assicura in più la regolazione adattiva degli ammortizzatori e lo sterzo dinamico con rapporto di trasmissione variabile. Insomma si può trasformare la S5 da confortevole a sportiva e perfino plasmarla sulle nostre abitudini di guida. Se le prestazioni sono da sballo, con un tempo di 5”6 per passare da 0 a 100 km/h che la dice lunga sulla motricità della vettura, il piacere di guida è addirittura superiore. Merito anche di un telaio rinforzato in maniera impeccabile per supplire all’eliminazione del tetto rigido, con l’impiego di leghe e acciai specifici che hanno contenuto l’aumento di peso rispetto alle corrispondenti versioni coupé in una settantina di kg.
In ogni caso la S5 Cabrio è la punta di diamante di una famiglia molto ben articolata. Con versioni a 4 ruote motrici, ma anche con la sola trazione anteriore e motori per tutti i gusti. A fine aprile saranno disponibili i 2.0 TFSI benzina da 180 e 211 cv, con cambio meccanico o multitronic, e i turbodiesel V6 2.7 TDI da 190 cv e V6 3.0 TDI da 240, quest’ultimo accoppiato con l’S tronic 7 marce e la trazione integrale. Più avanti arriveranno anche la “piccola” 2.0 litri TDI da 170 cv e le due integrali 2.0 TFSI da 211 cv e 3.2 FSI da 265 entrambe con l’automatico S tronic 7 marce. Verso settembre annunciata infine la S5 (prezzo indicativo, 60.000 euro).


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