Volkswagen Polo

Volkswagen Polo

di Redazione

21.07.2009 ( Aggiornata il 21.07.2009 16:20 )

In fondo, una Golf in formato tascabile la Polo lo è sempre un po’ stata; più nello spirito di marca e per alcuni dettagli, però, che per reale affinità di carattere. Ora, invece, il cerchio si chiude. La nuova compatta condivide le “radici” con la sorella più grande nel look come nei contenuti, puntando al cuore del segmento e strizzando l’occhio a una clientela quanto mai ampia: il pubblico tradizionale, in gran parte storicamente femminile, ma anche quello maschile che ritrova finalmente mordente e muscolarità per sentirsi “a casa”. E se non basta — com’è vero — il solo design, la nuova Polo è in grado di stupire anche sul piano dinamico, sfoderando agilità e guidabilità mai così sviluppate e convincenti. In Italia, la cinque porte sarà in pre-vendita già da luglio, col tradizionale “porte aperte” poco oltre la metà di settembre. La più sportiva tre porte debutterà invece in autunno.
La fortunata matita che ha tracciato le forme del nuovo modello è sempre quella di Walter de’ Silva, che non ha nascosto la diretta ispirazione alla Golf: più in generale, a dettare linee e volumi della Polo sono un dinamismo molto equilibrato con volumi semplici e senza tempo. Dove si inserisce la caratteristica mascherina a tutta larghezza, che distingue il mondo Volkswagen e in special modo le ultime creazioni (Scirocco, Golf) cui si aggiungono fiancate con linea di cintura molto marcata, che nella vista da tergo mettono in mostra “spalle” generose cui conferiscono volume e importanza. Il taglio posteriore non vanta lo stesso mordente del frontale – può persino confondersi col disegno già mostrato da alcune rivali – ma nel suo insieme la vettura mostra realmente una spiccata, “mascolina” personalità. Le dimensioni crescono, ma solo moderatamente: coi suoi 3,97 metri la Polo resta sotto i quattro metri di lunghezza e non è troppo più larga ( 32 mm); è al contrario lievemente più bassa e guadagna carreggiate allargate.

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Sul piano della meccanica, la scocca è stata oggetto dell’elaborazione più profonda, che ha permesso di ridurre il peso complessivo del 7,5% ottenendo al contempo una rigidità strutturale ben superiore. La stessa sicurezza viene annunciata al vertice della categoria, con la rispondenza alle cinque stelle nei test d’urto a norma EuroNCAP 2009 (resi assai più impegnativi) e la presenza di serie dell’ESP su tutte le versioni destinate al mercato italiano. Sospensioni senza modifiche di rilievo (McPherson davanti, assale torcente dietro), a parte le consuete tarature specifiche per il nuovo modello; i cerchi spaziano da 14” a 18” a seconda delle versioni.
Il comparto motori non è meno interessante, a cominciare dalla generalizzata riduzione dei consumi: tra 8 e 20% in meno per i benzina, tra 5 e 15% per i diesel. Tutti sono già a norma Euro 5. Interessante il debutto del 1.6 TDI common rail tutto nuovo, proposto in tre versioni di potenza (75, 90 e 105 cv) tutte disponibili già dal lancio. La distribuzione adotta le quattro valvole per cilindro, l’iniezione si avvale di iniettori piezoelettrici di ultima generazione con common rail a 1600 bar d'esercizio.
A benzina, al debutto figurano il 1.2 nelle versioni 60 e 70 cv, oltre al 1.4 85 cv, mentre a dicembre sarà la volta dell’interessante 1.2 TSI sovralimentato con turbocompressore, capace di potenza elevata con costi d’esercizio ridotti. Tra le trasmissioni, oltre ai cambi manuali (cinque e sei marce) ci sarà pure l’automatico doppia frizione DSG 7 marce, riservato ai propulsori 1.6 TDI 90 CV (versione che dalla primavera 2010 sarà offerta anche in allestimento BlueMotion con consumi ridottissimi, 27,8 km/l in media) e 1.2 TSI. Internamente, la Polo nuova serie conferma anche qui le “radici” con la sorella maggiore, presentando un ambiente molto accogliente ma razionale, peraltro del tutto in linea con la tradizione della marca.
Molto ordinata e “pulita” la plancia, caratterizzata dall’ampia consolle centrale combinata al classico cruscotto compatto ma completo. La finitura superficiale è differenziata in base agli allestimenti: sulla base è in economica plastica rigida, poco entusiasmante e tra l’altro soggetta facilmente a rigature (anche con una semplice unghiata), mentre si riscatta sui livelli superiori proponendo un piacevole rivestimento gommato.
L’airbag passeggero è in ogni caso del più economico tipo riportato, e i montanti del tetto sono in plastica anziché rivestiti in tessuto: traspare una certa attenzione al contenimento dei costi. La sistemazione a bordo è di buona qualità, con posizione di guida dotata di registri completi; dietro, il divano è comodo per due adulti, con libertà per le gambe più che discreta (guadagnati 8 mm anche grazie al passo lievemente maggiore). Il vano di carico ha una capienza nella media (280/952 litri) ed è equipaggiabile con un doppio fondo ricavato sotto il piano principale.
Gli allestimenti previsti sono tre: Trendline, Comfortline e Highline, con il livello base già “sostanzioso” adottando come standard climatizzatore semiautomatico Climatic, chiusura centralizzata, vetri anteriori elettrici, servosterzo elettroidraulico.

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