di Redazione
22.09.2009 ( Aggiornata il 22.09.2009 14:56 )
Pole position e vittoria in entrambe le manches: così Gianni Morbidelli ha sbancato Vallelunga, dove si sono disputate la 6. e 7. prove del campionato italiano SuperStarsriservato alle vetture con motori a 8 cilindri. Con il doppio successo sul circuito romano, che porta a 4 le vittorie consecutive, il pesarese, al volante della BMW M3 berlina della scuderia RoAl Motorsport, ha preso il comando della serie davanti a Stefano Gabellini (BMW 550i) e a Pierluigi Martini (Chrysler 300C SRT8-Zakspeed).
Nella prima delle due gare, Morbidelli ha agevolmente regolato l’ex campione della discesa libera Kristian Ghedina (BMW 550i) e Roberto Papini (BMW M3) finiti nell’ordine alle spalle del pesarese.
Nella seconda corsa – dove i primi invertono le posizioni rispetto alla classifica di gara1 – il protagonista delle fasi iniziali è stato un altro ex Formula 1, Pierluigi Martini che si è portato al comando resistendo poi agli attacchi di Morbidelli, che aveva recuperato dall’ottavo posto. I due hanno dato vita a uno spettacolare testa-a-testa, con le vetture che procedevano muso contro coda e tentativi di sorpasso a ogni staccata, che si è purtroppo concluso con un’escursione di Martini sull’erba che gli è costata la leadership: ha poi concluso terzo.
La prossima tappa della serie è in programma domenica 27 settembre sulla spettacolare pista toscana del Mugello, lunga 5200 metri..
Le auto del campionato SuperStars sono tutte con motori 8 cilindri, senza limitazione di cilindrata, con carrozzeria a 2 o a 4 porte. La preparazione è molto limitata tanto che le vetture in allestimento corsa si discostano poco dal modello di serie: è ammesso, per esempio, allargare i passaruota, modificare lo spoiler anteriore e adottare un ala, che però è uguale per tutti. Ancora più restrittivi gli interventi sul motore. Un bureau tecnico stabilisce i pesi minimi considerando le caratteristiche del modello di serie.
Quanto alle potenze, la BMW M3-RoAl dispone di 420 cavalli, la “vecchia” 550i di 410, la M5 di 430, la Cadillac CTS-V di 400, la Mercedes C63 AMG di 458, la Chrysler 300C SRT8 allestita dalla Zakspeed di 430, la Chevrolet Lumina CR8 di 430 e la Jaguar S-Typer R di 410 cavalli.
Nella prima delle due gare, Morbidelli ha agevolmente regolato l’ex campione della discesa libera Kristian Ghedina (BMW 550i) e Roberto Papini (BMW M3) finiti nell’ordine alle spalle del pesarese.
Nella seconda corsa – dove i primi invertono le posizioni rispetto alla classifica di gara1 – il protagonista delle fasi iniziali è stato un altro ex Formula 1, Pierluigi Martini che si è portato al comando resistendo poi agli attacchi di Morbidelli, che aveva recuperato dall’ottavo posto. I due hanno dato vita a uno spettacolare testa-a-testa, con le vetture che procedevano muso contro coda e tentativi di sorpasso a ogni staccata, che si è purtroppo concluso con un’escursione di Martini sull’erba che gli è costata la leadership: ha poi concluso terzo.
La prossima tappa della serie è in programma domenica 27 settembre sulla spettacolare pista toscana del Mugello, lunga 5200 metri..
Le auto del campionato SuperStars sono tutte con motori 8 cilindri, senza limitazione di cilindrata, con carrozzeria a 2 o a 4 porte. La preparazione è molto limitata tanto che le vetture in allestimento corsa si discostano poco dal modello di serie: è ammesso, per esempio, allargare i passaruota, modificare lo spoiler anteriore e adottare un ala, che però è uguale per tutti. Ancora più restrittivi gli interventi sul motore. Un bureau tecnico stabilisce i pesi minimi considerando le caratteristiche del modello di serie.
Quanto alle potenze, la BMW M3-RoAl dispone di 420 cavalli, la “vecchia” 550i di 410, la M5 di 430, la Cadillac CTS-V di 400, la Mercedes C63 AMG di 458, la Chrysler 300C SRT8 allestita dalla Zakspeed di 430, la Chevrolet Lumina CR8 di 430 e la Jaguar S-Typer R di 410 cavalli.
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