di Redazione
03.05.2010 ( Aggiornata il 03.05.2010 12:49 )
L'evoluzione tecnica tecnica dell’A8 prosegue inarrestabile, pur nel rispetto di un’impostazione stilistica e funzionale ampiamente collaudata nell’arco di più di tre lustri. La linea è moderna e rinnovata, ma non ci sono stati scossoni rispetto al modello della generazione precedente. La calandra è sempre più grande e nel frontale insieme ad essa spiccano i fari a led.
Tecnologicamente avanzati, sono realizzati rinunciando a qualunque parte mobile. Non rappresentano l’unica novità di un’auto che fa largo impiego dell’elettronica avanzata. In questo contesto è da sottolineare l’introduzione di una tavoletta sulla quale scrivere le istruzioni per il sistema di controllo centrale MMI. Selezionare l’indirizzo del navigatore satellitare diventa così ancora più facile. La dotazione di serie è ricca, ma rimane comunque lunga la lista degli optional che comprende, forse ingiustamente, le quasi indispensabili sospensioni adattive a controllo pneumatico ( a 970 euro). Tornando al corpo vettura, va detto che la nuova berlina è più lunga ( di 75 millimetri), più larga ( di 55 mm) e più alta ( di 16 millimetri) di quella della generazione precedente.
In prova con la 4.2 TDI è facile apprezzare la notevole maneggevolezza di un mezzo che comunque è lungo 5137 milimetri e che pesa 1995 kg, nonostante la carrozzeria in struttura d’alluminio che ha permesso di risparmiare circa 2 quintali. La versione è accreditata di una potenza di 350 cavalli, con un’impressionante valore di coppia massima: 81,5 kgm (800 Nm) erogati da 1750 a 2750 giri. Il motore impressiona per utilizzabilità e spinta, e permette di accelerare da 0 ai 100 orari in soli 5”
5. La velocità massima è, come al solito, autolimitata a 250 km/ h. Ottima l’economia d’esercizio, con una percorrenza media dichiarata di 13,1 km/ l ed emissioni 199 grammi di CO2/ km. La tenuta di strada è notevole, con ottimi margini di sicurezza garantiti dall’assetto e dalle caratteristiche del mezzo. La trazione è di tipo integrale. Note positive vengono dal cambio Tiptronic a otto marce, utilizzabile anche in modalità manuale tramite le solite leve al volante. Notevole, per concludere, il livello di confort.
Tecnologicamente avanzati, sono realizzati rinunciando a qualunque parte mobile. Non rappresentano l’unica novità di un’auto che fa largo impiego dell’elettronica avanzata. In questo contesto è da sottolineare l’introduzione di una tavoletta sulla quale scrivere le istruzioni per il sistema di controllo centrale MMI. Selezionare l’indirizzo del navigatore satellitare diventa così ancora più facile. La dotazione di serie è ricca, ma rimane comunque lunga la lista degli optional che comprende, forse ingiustamente, le quasi indispensabili sospensioni adattive a controllo pneumatico ( a 970 euro). Tornando al corpo vettura, va detto che la nuova berlina è più lunga ( di 75 millimetri), più larga ( di 55 mm) e più alta ( di 16 millimetri) di quella della generazione precedente.
In prova con la 4.2 TDI è facile apprezzare la notevole maneggevolezza di un mezzo che comunque è lungo 5137 milimetri e che pesa 1995 kg, nonostante la carrozzeria in struttura d’alluminio che ha permesso di risparmiare circa 2 quintali. La versione è accreditata di una potenza di 350 cavalli, con un’impressionante valore di coppia massima: 81,5 kgm (800 Nm) erogati da 1750 a 2750 giri. Il motore impressiona per utilizzabilità e spinta, e permette di accelerare da 0 ai 100 orari in soli 5”
5. La velocità massima è, come al solito, autolimitata a 250 km/ h. Ottima l’economia d’esercizio, con una percorrenza media dichiarata di 13,1 km/ l ed emissioni 199 grammi di CO2/ km. La tenuta di strada è notevole, con ottimi margini di sicurezza garantiti dall’assetto e dalle caratteristiche del mezzo. La trazione è di tipo integrale. Note positive vengono dal cambio Tiptronic a otto marce, utilizzabile anche in modalità manuale tramite le solite leve al volante. Notevole, per concludere, il livello di confort.
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