È, la Aventador J presentata al Salone di Ginevra, la Lamborghini più estrema di sempre. Derivata dalla erede della Murcielago, la Aventador appunto, la “J” è una biposto scoperta, con l’abitacolo e l’esterno che fondano in un tutto unico: il modello non ha infatti il tetto né il parabrezza.
È sviluppata sulla meccanica - motore V12 6.5 litri, 700 cavalli, trazione integrale - della Aventador 700-4 e la sigla “J” richiama l’allegato J della Federazione Internazionale dell’Automobile che disciplina le specifiche tecniche per le vetture da competizione. Quasi a voler rimarcare la personalità "racing" della biposto.
La monoscocca in fibra di carbonio dell’Aventador J e i roll bar posti dietro i sedili sono stati realizzati attraverso un progetto di costruzione innovativo. L’assenza del tetto e di grandi superfici vetrate, ma anche la mancanza del climatizzatore, hanno inoltre ridotto il peso della fuoriserie rispetto a quello della 700-4, arrivando 1.575 kg.
La Aventador J non sarà prodotta in serie, nemmeno limitata, ma è esemplare unico. Quello appunto esposto a Ginevra che sarà omologato per la circolazione stradale e quindi messo in vendita dopo la rassegna svizzera a oltre 2 milioni di euro.