Toyota Yaris Hybrid

yaris hybrid blu

di Redazione

31.05.2012 ( Aggiornata il 31.05.2012 11:40 )

Le auto ibride hanno finora vissuto in una sorta di controsenso, perché i vantaggi nei consumi e nelle emissioni del doppio motore - benzina/elettrico, più recentemente anche diesel/elettrico – emergono nella guida cittadina, mentre questa soluzione è stata per lo più impiegata su modelli di dimensioni piuttosto consistenti, meglio predisposti a farsi carico dei maggiori ingombri meccanici e anche dell’incidenza sul prezzo conseguente all’accresciuta complessità meccanica.

Insomma una soluzione urbana riservata ad auto extraurbane. Questo paradosso, però, ha cominciato a ridimensionarsi l’anno scorso grazie alla Honda Jazz Hybrid alla quale farà seguito, da settembre, la Toyota Yaris Hybrid che, rispetto alla connazionale, ha il vantaggio di essere “full hybrid”, cioè può funzionare anche con la sola trazione elettrica, seppure per brevi tratti (un paio di km al massimo) e a bassa velocità; cioè entro i 50 km/h, 70 in situazioni particolarmente favorevoli.
La meccanica di partenza della Yaris Hybrid è quella della Auris Hybrid: il motore a benzina è sceso da 1.8 a 1.5 litri, le celle delle batterie al nichel-metallo idruro sono passate da 160 a 120 e tutto il gruppo motopropulsore è dimagrito da 243 a 201 kg. Grazie a questa cura, è bastato aumentare lo sbalzo anteriore (e la lunghezza totale) di 2 cm e ridurre leggermente la capacità del serbatoio di benzina da 42 a 36 litri per mantenere inalterate tutte le altre caratteristiche di base della Yaris, abitabilità e bagagliaio compresi. Perché gli accumulatori sono collocati sotto il sedile posteriore.

Nel quotidiano la mobilità a “emissioni zero” è sfruttabile più che altro in fase di parcheggio piuttosto che nelle code molto lente, perché già con le dinamiche di un traffico standard le accelerazioni permesse dal solo motore elettrico non sono sufficienti per evitare “clacsonate” da parte di chi va di fretta. E basta insistere leggermente di più sull’acceleratore perché si accenda il motore termico. L'unità elettrica ha però un ruolo determinante nell’aiutare quella a benzina quando il rendimento di quest’ultimo è particolarmente svantaggioso, come nelle partenze da fermo o nelle riprese da bassa velocità. La potenza totale del sistema è di 100 cavalli - ma bollo e assicurazione si basano solo sui 74 forniti dal 1.500 - e questo, secondo la Casa, permette di raggiungere i 165 km/h di velocità e di passare da 0 a 100 km/h in 11”8 secondi. Con percorrenze di 28,6 km/litro nel ciclo misto e addirittura di 32,3 in quello urbano, oltre a emissioni di anidride carbonica di 79 grammi/km.

La nuova Yaris ibrida si fa apprezzare molto in città per la prontezza di risposta, che va a sommarsi alla già notevole agilità della versione normale, permessa dal peso contenuto e dallo sterzo insolitamente rapido. In più la Hybrid vanta un miglior centraggio dei pesi (63% davanti, 37% dietro), conseguente al montaggio posteriore delle batterie. Sui percorsi tortuosi e in autostrada, invece, il cambio automatico a variazione continua di rapporto provoca “fughe” di giri abbondanti quando si affonda l'acceleratore per guadagnare velocità e questo incide sul confort acustico e anche sulla piacevolezza di guida.

All'esterno la Hybrid è riconoscibile dalla presa d’aria anteriore maggiorata, dalla calandra più sottile e dalle luci anteriori e posteriori a led, oltre che dai loghi Hybrid e dagli stemmi Toyota in cromo blu. Il blu, colore simbolo dei modelli “eco”, è poi ripreso all'interno dalle lancette e dall'illuminazione degli strumenti, dal pomello del selettore del cambio e dalle cuciture sul volante e sul freno a mano. Nella strumentazione, poi, è inserito un quadrante che segnala, in tempo reale, se le batterie si stanno ricaricando col recupero di energia in decelerazione, se si sta adottando una guida corretta dal punto di vista energetico oppure se si sta sfruttando il motore elettrico per avere il massimo della potenza. Il display da 7 pollici, infine, prevede due videate supplementari con l'indicazione dei flussi di energia e con i grafici di consumo e autonomia.

Il listino completo non è ancora stato diffuso, perché la vettura arriverà nei concessionari a settembre però il prezzo di partenza è già stabilito: 17.500 euro per la versione base Lounge a 5 porte. E, se la proposta di legge per il ripristino degli incentivi statali per le vetture a basso impatto ambientale sarà approvata, ci sarà uno “sconto” di 1.200 euro.

Saverio Villa

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