L'Opel Adam ai raggi X

L'Opel Adam ai raggi X

di Redazione

10.10.2012 ( Aggiornata il 10.10.2012 11:50 )

La nuova piccola tedesca che, alla faccia dello stile compassato Opel, vuole diventare un’auto di tendenza per andare a dar fastidio a 500, Mini e DS3, vista dal vivo offre parecchie sorprese. Dalle prime foto ufficiali, distribuite in luglio, emergevano soprattutto certe affinità con 500 e DS3, mentre in occasione del nostro primo appuntamento con la vettura, avvenuto a Milano e sotto la supervisione di uno dei suoi designer Stephan Arndt, abbiamo constatato una coerenza e un’originalitàinattese.

Poiché – ha spiegato Arndt – nella storia Opel mancano di utilitarie di grande immagine e valore storico, non si è voluto ricorrere a un’ “operazione nostalgia”, preferendo condensare alcuni stilemi della produzione attuale – presi, ad esempio, da Insignia e Astra GTC - senza rinunciare a combinazioni di personalizzazione quasi illimitate per quanto riguarda accostamenti cromatici e dotazioni, come è ormai d’obbligo in questa nicchia di mercato. L’unica scelta “retrò” ammessa ufficialmente è la carrozzeria bicolore (il tetto può essere bianco, nero o marrone) ma, a nostro avviso, anche la plancia e il tunnel centrale in tinta con l’esterno strizzano l’occhio a chi ama lo stile degli Anni’60. Il muso è affilato e corto e non risente delle normative per la sicurezza di pedoni in caso di investimento che hanno obbligato molti costruttori ad adottare volumi anteriori lunghi e massicci rispetto al resto. La linea laterale bassa e rettilinea permette superfici vetrate ampie e questo vale anche per il lunotto, che consente una visibilità posteriore insolitamente buona rispetto alla maggioranza delle auto di ultima generazione.

Al nostro incontro erano presenti due Adam in veste decisamente vistosa: una - blu e bianca - nell’allestimento giovane Jam e l’altra - gialla e nera - in quello più sportivo Slam. La scelte cromatiche fanno variare sensibilmente l’effetto finale ma la sensazione è che se, invece, si optasse per la monotinta esterna e interna, la Adam potrebbe anche incontrare i gusti di un pubblico più tradizionalista. Insomma, l’ambizione della Opel, ribadita da Stephan Arndt, di offrire un prodotto trasversale, di impronta non specificamente maschile né femminile e neppure rivolto a una particolare fascia di età, sembra giustificata. Comunque è previsto anche un terzo “mood”: il più raffinato Glam, caratterizzato dalla selleria in pelle e altre differenze improntate all’eleganza.

La possibilità di montare cerchi fino a 18 pollici, combinandoli anche con l’assetto ribassato, evidenzia però anche una certa attenzione anche per chi ama una guida divertente. La plancia bicolore ha un aspetto appariscente e completo, con le cornici cromate degli strumenti e il display touch screen da 7 pollici del sistema di intrattenimento che attirano l’attenzione. Quest’ultimo può integrare tutte le funzioni degli smartphone Android e Apple iOS, compresi i programmi di navigazione, ed evita di sborsare cifre importanti per acquistare dispositivi fissi. Le due Adam che abbiamo avvicinato non erano ancora del tutto definitive all’interno, ciononostante il livello complessivo di finitura ci è sembrato degno di nota (del resto la Adam sarà la sola auto della sua classe ad essere effettivamente costruita in Germania). E per aggiungere alla sostanza anche un po’ di apparenza, ci sono gadget di sicuro impatto come l’illuminazione interna regolabile su sette diversi colori e una “costellazione” di 63 piccoli led inseriti nel rivestimento del padiglione per simulare la volta celeste. E Arndt ha anticipato che verranno offerte pure decorazioni interne per il tetto.

L’abitabilità posteriore è ragionevole anche per due adulti (la vettura è omologata per quattro occupanti totali) e impone solo qualche limitazione in altezza per chi è di statura abbondante, mentre il divanetto, sdoppiato e abbattibile in due parti uguali, è molto profilato. Il bagagliaio, benché molto regolare nella forma e profondo, non offre una capacità particolarmente abbondante e la soglia di accesso rimane piuttosto lontana da terra.

Ricordiamo che l’Adam sarà commercializzata all’inizio del 2013 e i prezzi non sono ancora stati comunicati, ma probabilmente partiranno da circa 12 mila euro. Inizialmente sarà disponibile solo con motori a benzina di 1,2 litri da 75 cv o 1,4 da 100 cv e con cambio manuale a cinque marce, poi arriveranno la trasmissione automatica, le versioni a GPL e, più avanti ancora, nuovi motori a tre cilindri con turbo e iniezione diretta e cambio a sei marce. Bocche cucite, invece, per quanto riguarda diesel e altre soluzioni di carrozzeria oltre a quella a tre porte del debutto, ma più avanti dovrebbe muoversi qualcosa anche in queste direzioni.

Saverio Villa



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