Limite di 30 km/h in città, si può fare davvero?

Limite di 30 km/h in città, si può fare davvero?
A favore di pedoni e ciclisti, ma le auto?

di Francesco Forni

06.11.2013 ( Aggiornata il 06.11.2013 08:30 )

Il Governo ha velocizzato l'iter della modifica al codice della strada per: "moderare la velocità massima nei centri abitati a 30 km/h in tutte quelle aree con caratteristiche infrastrutturali che lo consentono, con eccezione delle principali arterie di scorrimento". Si parla ovviamente di città, dove fino ad oggi era generalmente in vigore il limite del 50 km/h, quello classico per i centri abitati. E' pur vero che negli ultimi anni - a ragione, va ribadito - il limite ai 30 km orari è stato introdotto da molte amministrazioni in molte zone, dove lo scorrimento del traffico era comunque lento o limitato. Ma ora, su proposta dell'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, al fine di "tutelare e garantire la sicurezza nelle aree urbane" questo provvedimento, utile a rendere i centri urbani più a misura di pedoni e ciclisti, rischia di diventare, almeno in parte un boomerang. E' pur vero che le arterie di grande scorrimento non verranno toccate - e ci mancherebbe! - ma si tratterebbe di una scelta comunque traumatica. Finora applicata in zone molto delimitate o caratteristiche, per la loro monumentalità o interesse. I 50 Km/h in pieno centro all'ora di punta sono una chimera, ma in altri momenti della giornata le strade sono scorrevoli e sicuramente praticabili quella velocità. Frenare tutti a 30 Km/h (anche il trasporto commerciale) non ci sembra una soluzione logica. Senza contare la spada di Damocle delle multe a oltre i 30 km/h (il caso del Colosseo, dove i velox sono stati disattivati, è emblematico) e comunque un'applicazione del limite a macchia d'olio che non sarà così facile, e automatica, come nel progetto. Un dato di fatto è che però i ciclisti urbani aumentano - ora sono ben 5 milioni - e vanno tutelati al pari di tutti i cittadini. Ben vengano quindi le altre proposte dell'Anci, meno parcheggi sulla strada, più piste ciclabili, semafori che diano la precedenza ai i ciclisti, con corsie comunque dedicate a loro. Ma il nodo, più che il limite dei 30 Km/h in città, dove comunque molti si recano in auto solo per obbligo, di necessità, distanza, lavoro o di maltempo, sarebbe meglio inculcare a tutti, automobilisti, ciclisti e pedoni, le norme basilari del codice e quelle del rispetto per il prossimo. Voi che ne pensate?

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