Petrolio, stop ai carburanti nel 2067?
British Petroleum afferma che le riserve mondiali, saranno sufficienti al livello attuale di consumo, per
poco più di 53 anni. L’analisi di
BP riguarda quindi
benzina, gasolio, GPL e “condensati” (idrocarburi leggeri prodotti con il gas che condensano allo stato liquido a temperature e pressione normali per gli impianti produttivi di superficie). Questo ovviamente al netto della scoperta di nuovi giacimenti (evento non improbabile). Ma allo stato attuale, l
e riserve di petrolio (nel 2013 1.687,9 miliardi di barili) basteranno solo
mezzo secolo. In base al consumo mondiale del grezzo, che nel 2013 è aumentato dell’1,4%, percentuale più alta rispetto alla produzione dell’oro nero (+0,6%) questo è il
countdown.
Stilato
Statistical Review of World Energy redatta dalla British Petroleum.
Il maggior incremento nei consumi nello scorso è stato rilevato negli USA. Gli Stati Uniti hanno aumentato la crescita nello sfruttamento di 400.000 barili al giorno, superando anche la
Cina (dopo 14 anni….) che comunque ha aumentato i consumi di 390.000 barili. Chi invece ha aumentato di più la produzione per le riserve è la
Russia. La Federazione Russa ha portato 900 milioni di barili, seguita dal
Venezuela con 800 milioni.
Ma per il momento, l’oro nero sta in gran parte nella
mezzaluna. L’
OPEC (Organization of the petroleum Exporting Countries, composto da Algeria, Angola, Libia, Nigeria, Iran, Iraq, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Venezuela)
detiente il 71,9% delle riserve mondiali. Quindi ancora 53 anni, anche se negli ultimi 10 anni le scorte sono aumentate di 350 miliardi (+27%). Riguardo ai prezzi della benzina,
quello del petrolio (
che influenza ma solo in parte quelli alla pompa) dal 2010 è sempre stato sopra ai 100 dollari al barile, con 108,66 nel 2013, rispetti ai 111,67 del 2012.
Petrolio, stop ai carburanti nel 2067?