Pagani Huayra La Monza Lisa, serie specialissima

Pagani Huayra La Monza Lisa, serie specialissima
Il rampollo e imprenditore americano Kris Singh, figlio del fondatore della multinazionale Holtec International, ha aggiunto questa perla alla sua collezione

di Francesco Forni

18.08.2014 ( Aggiornata il 18.08.2014 11:11 )

Pagani Huayra La Monza Lisa, quando la supercar è esagerata anche nel nome. Il rampollo e imprenditore americano Kris Singh, figlio del fondatore della multinazionale Holtec International, ha aggiunto questa perla alla sua collezione. Di cosa si tratta? Dell’unica Huayra che ha un “nick” tutto suo oltre al nome di fabbrica. Singh, che comunque ha fatto fortuna anche da solo, 200 milioni di dollari con la propria immobiliare, nel suo garage ha anche una delle tre Lamborghini Veneno, altro gioiello emiliano costato circa 4 milioni di dollari. E non è finita, c’è anche un’altra Lambo, la Aventador LP720-4 50° Anniversario Roadster. Ma la Pagani, col nome a metà strada tra la Gioconda di Leonardo da Vinci e il mitico autodromo di Monza, rimane una “vetta” inesplorata nei nomi dati a serie speciali di auto.

Pagani Huayra La Monza Lisa

Pagani Huayra La Monza Lisa
La Pagani Huayra pesa 1350 kg e la potenza del suo V12 6.0 biturbo di origine AMG supera i 700 cavalli con 102 kgm, per un rapporto peso/potenza di circa 1,9 kg/cv. La velocità è di 370 km/hla scocca in carbo-titanio, le sospensioni con ammortizzatori push-rod e braccetti in Avional . Il propulsore è siglato M158, un 12 cilindri a V di 60° con doppia sovralimentazione dispone di lubrificazione a carter secco e di un impianto di scarico corsaiolo: realizzato dalla MHG Fahrzeugtechnik, azienda tedesca che segue anche i team F1, è in titanio e pesa appena 10 chili. Il cambio è della Xtrac, che ha costruito ad hoc sequenziale a sette rapporti sincronizzati con frizione bidisco. La Huarya dispone di quattro flap veri e propri, che variano  la loro incidenza per garantire sempre la minima resistenza e la massima deportanza. I flap sono mimetizzati nella carrozzeria (due sul muso, due in coda) e vengono comandati da una centralina che li gestisce in base ai dati di velocità, angolo d’imbardata, accelerazione laterale, angolo di sterzata e posizione della farfalla.

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