Prendere una Aston Martin DB9, incattivirla a dovere, richiamare dettagli di stile in voga negli anni Ottanta e Novanta. E' un po' la formula scelta da
Kahn Design per partorire
Kahn Vengeance, granturismo ritagliata su misura e destinata a una produzione limitatissima. Saranno
cinque esemplari a essere realizzati nel 2015 e qualcosa come una decina il prossimo anno. Il dettaglio per nulla trascurabile riguarda il
prezzo, atteso intorno ai 400 mila euro, praticamente più del doppio di una
"normale" DB9.
Un teaser l'aveva anticipata, ora è la volta delle prime immagini, che dicono molto di più sulla cura stilistica riservatale da Aznaf Khan. L'anteriore ruota tutto intorno alla
grande calandra con lame verticali, elemento ampliato rispetto alla DB9 e arricchito dai profili in grado di assicurare un impatto più che mai aggressivo all'intero muso, completato da aperture supplementari ai lati.
La grafica dei gruppi ottici cambia a sua volta, mentre le aperture sul cofano motore non sono una novità, diversamente dagli
sfoghi laterali, maggiorati. Lungo la fiancata si ritrovano anche i dettagli diversi della linea dei finestrini e il gioco di nervature sui passaruota.
D'effetto anche il disegno multirazze dei cerchi in lega, che avranno diametro differenziato: 20 pollici all'anteriore, 21 al retrotreno
Il meglio, però, Kahn Vengeance lo riserva al
retrotreno, stravolto se paragonato con la DB9. Merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) dei gruppi ottici. Due elementi circolari modernizzano notevolmente il volume, allontanandosi dalle forme compassate Aston Martin, a C.
Sceglie di conservare per intero l'impianto tecnico, invece, Kahn Design e sotto al cofano ci sarà il
V12 aspirato da 6 litri e 517 cavalli della serie AM11, l'unità che cederà il passo sulle Aston Martin del futuro a un
nuovo cuore, fornito da Mercedes AMG. I 620 Nm di coppia saranno trasferiti alle ruote posteriori dal cambio Touchtronic 6 marce e l'accelerazione da 0 a 100 orari dovrebbe replicare i 4"6 della DB9.
«Lanciare la Vengeance è la realizzazione di un sogno che avevo da quando ero bambino: disegnare e produrre la mia auto. Il design ha attraversato diverse iterazioni negli anni e ho preso tutto il tempo che serviva per selezionare i giusti partner e costruire l'auto, assicurandomi che rappresentasse il vertice per qualità e perfezione», il commento di Aznaf Kahn.
Fabiano Polimeni