Humangate: test sui gas di scarico. La Germania trema, Vw sospende Steg

Humangate: test sui gas di scarico. La Germania trema, Vw sospende Steg

Bmw, Daimler e Volkswagen nella bufera: una società di ricerca fondata dai colossi dell'auto ha condotto test su 25 volontari sugli effetti del biossido di carbonio. Daimler: siamo sconvolti e ci dissociamo. Il rappresentante generale Volkswagen si autosospende per i test sulle scimmie

di Francesco Colla

30.01.2018 10:07

Il biossido di azoto lo respiriamo tutti da sempre, ma è entrato nel lessico comune solo da venerdì 18 settembre 2015. Quando iniziò il cosiddetto Dieselgate. Cos’è il biossido di azoto e quali sono le sue conseguenze sulla salute? Secondo la definizione del Ministero dell’Ambiente

Il biossido di azoto (NO2) è un gas di colore bruno-rossastro, poco solubile in acqua, tossico, dall’odore forte e pungente e con forte potere irritante. E’ un inquinante a prevalente componente secondaria, in quanto è il prodotto dell'ossidazione del monossido di azoto (NO) in atmosfera; solo in proporzione minore viene emesso direttamente in atmosfera. 

La principale fonte di emissione degli ossidi di azoto (NOx=NO+NO2) è il traffico veicolare; altre fonti sono gli impianti di riscaldamento civili e industriali, le centrali per la produzione di energia e un ampio spettro di processi industriali. Il biossido di azoto è un inquinante ad ampia diffusione che ha effetti negativi sulla salute umana e insieme al monossido di azoto contribuisce ai fenomeni di smog fotochimico (è precursore per la formazione di inquinanti secondari come ozono troposferico e particolato fine secondario) di eutrofizzazione e delle piogge acide.

In ambito automobilistico è, come noto, emesso soprattutto dalle vetture Diesel ed è tornato nuovamente al centro dell’attenzione. Tutto è iniziato, o per certi versi ricominciato, il 25 gennaio. Quando il New York Times ha pubblicato un’inchiesta dal titolo “Dieci scimmie e un maggiolino”. Svelando che nel 2014 sono stati condotti ad Albuquerque, Nuovo Messico, test su dieci esemplari di primati, chiusi in una camera stagna dove hanno inalato i fumi di una Volkswagen Beetle. Un test commissionato dal marchio tedesco per dimostrare l’innocuità dei motori Diesel di nuova generazione.

Volkswagen, si è inizialmente scusata definendo il metodo "un errore di alcuni", tornando in seguito sulla per voce di Dieter Poetsch, il presidente del Consiglio di sorveglianza, il quale ha definito i test sugli animali "del tutto inaccettabili".

Il cambio di registro è dovuto a un’ulteriore evoluzione nell’ambito dei test sul biossido di azoto. Lunedì 29 gennaio i periodici tedeschi Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung hanno infatti accusato Bmw, Daimler e Volkswagen di aver condotto test su esseri umani, attraverso la EUGT,  Società di Ricerca europea per l'Ambiente e la Salute nei Trasporti, fondata da un consorzio comprendente i tre colossi dell’auto e Bosch.

Lo studio è stato condotto dall’università di Aquisgrana su 25 volontari, 19 uomini e 6 donne, tra il 2013 e il 2014.  La ricerca era stata concepita, dichiara in una nota l’ateneo, "a tutela dei lavoratori delle fabbriche", e aveva avuto "l'approvazione del comitato etico dell'ateneo". I soggetti testati sono stati sottoposti "a una concentrazione di gas ben inferiore rispetto a quella esistente sui posti di lavoro". I soggetti umani sono stati esposti per tre ore al giorno a concentrazione di diossido di azoto pari a 0,01, 0,5 e 1,5 parti per milioni, un livelli inferiori rispetto all'habitat delle fabbriche. Dopo quattro settimane in ognuno dei partecipanti sono state misurate funzionalità polmonari, eventuali segnali d'infiammazione nel sangue, in secrezioni nasali, saliva e respiro. E nessuno, secondo luniversità, è rimasto danneggiato. Per l'Oms il diossido d'azoto provoca effetti sulla salute se inalato a livelli superiori a 2 ppm.

Tuttavia l’utilizzo di cavie umane ha comprensibilmente indignato parte dell’opinione pubblica europea e Daimler ha tempestivamente inviato una nota ufficiale che riportiamo integralmente. 

L’EUGT è stato fondato nel 2007 da diverse aziende del settore automotive, con lo scopo di operare ricerche nell’ambito della tossicologia, l’allergologia, l’epidemiologia e la medicina dell’ambiente. Tutti i lavori di ricerca commissionati all'EUGT sono stati accompagnati e verificati da un comitato consultivo composto da scienziati di rinomate università e istituti di ricerca - dalla selezione alla presentazione dei risultati. Lo studio in oggetto è stato commissionato su raccomandazione del comitato consultivo per la ricerca EUGT.
 
Alla luce di quanto premesso, ci teniamo a fare immediata chiarezza sulla posizione del Gruppo Daimler, ribadendo la nostra posizione in merito a quanto emerso. Ci dissociamo espressamente dagli studi e dall'EUGT. Siamo sconvolti dalla natura e dalla portata degli studi e dalla loro attuazione. Condanniamo gli esperimenti nel modo più assoluto. L'approccio di EUGT contraddice i nostri valori ed i nostri principi etici. Anche se Daimler non ha avuto influenza sulla progettazione dello studio, abbiamo avviato un'indagine approfondita sulla questione.

Immediata anche la presa di posizione della cancelliera tedesca Angela Merkel, attraverso il portavoce Steffen Seibert: "Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L'indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile". 

La tempesta scatenatasi ha già portato Volkswagen ad adottare i primi provvedimenti. Il marchio di Wolfsburg ha annunciato la sospensione (volontaria) di Thomas Steg dal ruolo di Rappresentante Generale del gruppo, in seguito alle polemiche riguardanti i test sulle scimmie reso pubblico dal New York Times. "Stiamo facendo luce sull'operato dell'EUGT" ha dichiarato il Ceo Volkswagen Matthias Müller "Thomas Steg, si è assunto la responsabilità dell'accaduto".

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