Toyota Hilux, 50 anni dal Giappone a Ritorno al futuro

Toyota Hilux, 50 anni dal Giappone a Ritorno al futuro

Presentato nel '68 come tuttofare per il Giappone, in mezzo secolo ha conquistato il mondo: commercializzato in 140 paesi è stato venduto in oltre 18 milioni di esemplari

di Francesco Colla

06.04.2018 12:41

Nel 1968 il Giappone è in piena espansione economica. Le macerie della guerra sono state spazzate via e il paese del Sol Levante sta tornando ad essere una grande potenza. Anche in campo automobilistico. E mentre gli studenti occupano l'università di Tokyo, al pari dei loro colleghi americani, Toyota lancia sul mercato il pick-up Hilux, che, dopo il debutto in patria ,sbarca prima in Australia poi negli Stati Uniti.

La prima generazione è equipaggiata con un motore 1.5 litri da 70 cavalli abbinato a un cambio manuale 4 marce; la lunghezza complessiva è di 4,2 metri (meno di una Auris dei nostri giorni...) ha una capacità di carico di 1 tonnellata. Poca roba in confronto ai truck statunitensi, coi loro mastodontici V8 e i cassoni lunghi oltre 3 metri.

Ma Hilux è destinato a vendere e quindi a crescere. Anche, se di poco, nelle dimensioni. Nel '72 esce la seconda generazione, un po' più grande della precedente e disponibile anche con motore 2.0 da 105 cavalli.

Un cambiamento radicale arriva nel '78, con la terza serie, concepita per essere non solo un mezzo da lavoro ma un versatile compagno di viaggio. Per la prima volta disponibile in tre diverse lunghezze e con interni degni di una berlina, specialmente nella versione top di gamma Super Deluxe. Un'evoluzione proseguita con la quarta generazione dell'83 ma soprattutto con la quinta dell'88, capace di coniugare potenza, robustezza e comfort. E di ritagliarsi una consistente fetta di mercato anche in Occidente: nell'85 entra nella lista dei desideri di molti adolescenti grazie a una comparsata nel cul Ritorno al Futuro, due anni dopo sbarca in Europa, grazie a un accordo tra Toyota e Volkswagen, e la nuova serie viene assemblata nello stabilimento VW di Hannover.

L'espansione prosegue in Sud America, a partire da Argentina e Brasile, proseguendo in Messico, Cile e Perù con l'introduzione della sesta generazione nel '97. Sono trascorsi 20 anni dalla nascita di Hilux, ormai diventato un modello globale, cresciuto nelle dimensioni fino a raggiungere i 4,7 metri di lunghezza, e soprattutto definitivamente sdoganato dal ruolo di veicolo da lavoro. La consacrazione arriva col nuovo millennio: nell'agosto 2004 arriva la settima generazione, commercializzata in 140 paesi del mondo, seguita dalla ben più recente, e al momento ultima, presentata nel 2015.

Ma a parte i numeri ci sono le storie. Quella del mugnaio australiano e del suo Hilux 4x2 Double Cab dell'83 con cui ha percorso 650 mila km (foto sopra). Oppure quella del biologo Cristian Dimitrius che ha percorso 18 mila km, attraversando il Brasile in lungo e in largo su un modello del 2016 (foto sotto). O della carovana del 2004, partita dalla Thailandia e arrivata fino a Venezia. Giusto alcuni esempi che aiutano a comprendre il successo di un infaticabile compagno di viaggio venduto in oltre 18 milioni di esemplari.

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