I 50 anni dell’Uomo Tigre e la sua Lamborghini Espada

I 50 anni dell’Uomo Tigre e la sua Lamborghini Espada

Il 2 ottobre 1969 andava in onda la prima puntata di uno dei cartoni animati più famosi di sempre, con protagonista il wrestler con la maschera di tigre. Il suo alter ego Naoto Date andava in giro con un esemplare rosso della Granturismo di Sant’Agata

di Redazione

3 ottobre 2019

Era il 2 ottobre 1969 quando la tv italiana trasmetteva la prima puntata di un cartone animato destinato a fare la storia. L’Uomo Tigre, alter ego di Naoto Date, cominciò quel giorno ad appassionare migliaia e migliaia di ragazzini e adulti.

Lamborghini Espada: FOTO

Lamborghini Espada: FOTO

La prima vettura 4 posti della storia del Marchio del Toro nasce sulla base della concept Marzal, ma con il telaio della 400 GT e un motore V12 da 4000 cc. Auto comoda e prestazionale, riuscì a soddisfare le esigenze della raffinata clientela Lamborghini, con i lussuosi interni in pelle e moquette e l'aggressivo look esterno. Il propulsore, in questa primissima serie, erogava 325 CV

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Le avventure del wrestler più famoso della televisione erano già state raccontate nel manga dell’autore Ikki Kajiwara, pubblicato nel 1968, ma fu la trasposizione animata a raccogliere ancora più successo. Naoto Date, con indosso una maschera da tigre, divenne in breve tempo una vera e propria icona della cultura pop.

NAOTO E LA “LAMBO”

Se lo ricordano con affetto anche gli appassionati d’auto. Naoto infatti era solito andare in giro nientemeno che con un esemplare di Lamborghini Espada verniciata di rosso acceso. Non a caso, anche l’auto di Sant’Agata Bolognese era nata nel ’68.

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LA PRIMA 4 POSTI DEL “TORO”

E hanno fatto bene l’anno scorso a Sant’Agata a celebrare i 50 anni della vettura, dato che, prima dell’avvento della Countach, era stata proprio la Espada la più venduta di sempre in casa Lamborghini.

Il progetto venne affidato alla Bertone sulla base della Lamborghini Marzal, concept presentata da Ferruccio Lamborghini a Ginevra nel 1967, una 4 posti dalla forma a cuneo con motore posteriore e portiere ad ali di gabbiano. Per la macchina di serie, Lamborghini e Bertone inserirono un V12 in posizione anteriore e il telaio della 400 GT. Ne beneficiò lo spazio interno, ampio, e l’aumento di capienza del bagagliaio, per quella che sarebbe divenuta la prima 4 posti ufficiale della storia del Toro di Sant’Agata.

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COMODA E VELOCE

Ne venne fuori una Granturismo comoda e prestazionale. La parte anteriore era dominata dai quattro fari incassati nella griglia nera, che donavano alla macchina un aspetto in stile muscle car americana, mentre gli allestimenti interni volevano soddisfare ogni esigenza di comfort, presentando un abitacolo rivestito di pelle, legno e addirittura moquette. La motorizzazione prevedeva quindi il V12 da quasi 4000 cc con sei carburatori Weber doppio corpo, con una potenza che nelle varie versioni passò dai 325 ai 375 CV.

Lamborghini Espada: una macchina che ha saputo attrarre tantissime persone. Compreso l’Uomo Tigre.

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