In occasione della Festa della Donna, ecco uno speciale viaggio nella storia tra invenzioni, libri e corse delle eroine che hanno avuto un ruolo fondamentale nel mondo dell’automotive

Auto e 8 marzo: le donne che hanno lasciato il segno

<p class="p1">Donne al vertice, da diverso tempo anche nel mondo dell’automotive. La figura femminile, negli anni, ha iniziato a ricoprire ruoli sempre più importanti all’interno delle industrie automobilistiche. Forza, determinazione e buona dose di creatività: le quote rosa sanno bene come utilizzare le proprie armi, specialmente in un settore che necessariamente deve stare al passo con i tempi e deve rispondere alle esigenze del più alto numero di persone. In realtà, è così da sempre. Ma i più non lo sanno. Ecco la nostra speciale lista, per la Festa della Donne, sulle donne che hanno lasciato il segno: guidando auto, costruendo, inventando.</p>

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<h2 class="p1">Bertha Benz</h2>

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<p class="p1">Il cognome altisonante potrebbe bastare a presentarla. Ma lei è fondamentale e merita, quindi, di essere raccontata. Nonostante l’epoca non fortunata (è nata a metà dell’800, quando alle donne era negato l’accesso all’istruzione superiore), Bertha ha sempre manifestato un <strong>interesse per le questioni tecniche e meccaniche</strong>. Vista la sua propensione per la materia, il <strong>matrimonio con Karl Benz</strong> va interpretato come un segno del destino: l’ingegnere tedesco, considerato a tutti gli effetti l’inventore dell’autovettura, non avrebbe potuto operare senza l’aiuto, sia economico che emotivo, della moglie. Il 29 gennaio 1886 viene finalmente registrato il brevetto ma, con grande stupore, nessuno era interessato all’acquisto. Bertha allora pensa a un piano B: avrebbe intrapreso un <strong>lungo viaggio a bordo della Patent-Motorwagen da Mannheim a Pforzheim per mostrato al mondo ciò che l'automobile poteva fare</strong>. È stata la <strong>prima</strong>, quindi, <strong>a percorrere un viaggio a lunga distanza</strong>, ma soprattutto è stata colei che ha creduto con tutte le sue forze in questo progetto senza il quale oggi non potremmo vivere.</p>

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<h2 class="p1">Sophie Opel</h2>

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<p class="p1">Altra donna con nome importante. E che donna. <strong>Sophie Opel</strong> (moglie di Adam) è la <strong>capostipite delle donne al comando di industrie automobilistiche</strong>. È grazie a lei se la Casa di Rüsselsheim può vantare oltre un secolo di storia. L’azienda nasce ufficialmente nel 1862 come fabbrica che produceva macchine da cucire prima e biciclette poi. Ma solo nel 1899, dopo quattro anni dalla morte di Adam, Sophie e i figli producono la prima vettura Opel lanciandosi definitivamente nella produzione di automobili.</p>

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<h2 class="p1">Mary Anderson</h2>

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<p class="p1">E chi l’avrebbe mai pensato che un’allevatrice di bestiame e viticoltrice avrebbe inventato il <strong>tergicristallo</strong>? Questa, invece, è la storia di <strong>Mary Anderso</strong>n. Una vita non facile, durante la quale Mary si è sempre rialzata e ha saputo reinventarsi: ha gestito appartamenti, per molto tempo si è dedicata alle attività di campagna e, poi, a inizio ‘900 ha preso spunto da una scena quotidiana per progettare quello che adesso chiamiamo tergicristallo. Si trattava di un attrezzo manuale per pulire il parabrezza che però non è stato affatto facile da vendere.</p>

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<h2 class="p1">Campbell von Laurentz</h2>

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<p class="p1">Anche nella letteratura c’è chi ha lasciato il segno. E lo ha fatto sia teoria che in pratica. La baronessa Campbell von Laurentz all’inizio del secolo scorso ha percorso centinaia di chilometri al giorno in auto, tra Francia e Inghilterra, e proprio da queste avventure ha preso spunto per il suo libro My Motor Milestones. La baronessa è considerata, infatti, la prima scrittrice a trattare tematiche automobilistiche.</p>

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<h2 class="p1">Clarenore Stinnes</h2>

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<p class="p1">Il ‘900 ha avuto come grande protagonista al volante anche <strong>Clarenore Stinnes</strong>. La pilota tedesca, infatti, è stata <strong>la prima a fare il giro del mondo a bordo di una Adler Standard 6</strong> in compagnia del futuro marito Carl Axel Soderstrom. Ma prima di questa impresa mondiale, Clarenore era una <strong>pilota di successo</strong>: a 26 anni aveva già vinto numerose gare.</p>

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<h2 class="p1">Dorothy Levitt</h2>

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<p class="p1">E chi al volante ci ha passato molto tempo è anche la britannica <strong>Dorothy Levitt</strong>, conosciuta per i suoi <strong>record di velocità terrestre e sull’acqua conquistati nei primi anni del 1880</strong>. La sua fama era tale che ha insegnato a guidare a regine e principesse. È un <strong>autentico simbolo del femminismo</strong> e ha sempre combattuto per stroncare i pregiudizi dell’epoca che volevano le donne non abbastanza forti per guidare. Ha combattuto le sue battaglie macinando primati e svolgendo l’attività di <strong>scrittrice</strong> e <strong>giornalista</strong>. Il suo <strong>libro <em>The Woman and the Car </em></strong>(1909) contiene suggerimenti utili sulla guida e sulla manutenzione del veicolo.</p>

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<h2 class="p1">Lella Lombardi</h2>

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<p class="p1">Conclude la nostra lista, <strong>Lella Lombardi</strong>. Orgoglio rosa dell’<strong>automobilismo italiano</strong>, è la stata a <strong>seconda donna a guidare una monoposto in Formula 1</strong> (fa il suo esordio nel 1974), ma <strong>l’unica a classificarsi in zona punti</strong>. Detiene anche il <strong>primato femminile di Gran Premi corsi</strong>, 12 gare. Signora in mezzo agli uomini, ha mantenuto intatta la sua femminilità pur entrando in un mondo maschilista. Ha fatto di un hobby di gioventù la sua passione, e questa caparbietà le ha permesso di entrare nella storia.</p>

<p class="p1"><a href="https://www.auto.it/news/100-anni-citroen/2019/04/29-2098391/citroen_e_le_donne_josephine_baker_la_star_di_andre_/" rel="noopener" target="_blank"><span class="s1">Citroen e le donne: Josephine Baker, la star di André</span></a></p>

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<p>In occasione della Festa della Donna, ecco uno speciale viaggio nella storia tra invenzioni, libri e corse delle eroine che hanno avuto un ruolo fondamentale nel mondo dell’automotive</p>
