Il comparto automobilistico italiano non può fermarsi e chiede un'intervento deciso: “Le condizioni del settore auto sono critiche e senza un forte sostegno per il 2021 è a rischio il 10% del PIL”
di Redazione
27.11.2020 ( Aggiornata il 27.11.2020 15:33 )
Un appello congiunto per riuscire a non far crollare il mercato automobilistico. È questo quello che Unrae, Anfia e Federauto stanno lanciando in queste ore al Governo italiano.
Purtroppo, da quando è scattato l’allarme coronavirus lo scorso marzo, il mercato dell’automotive si è quasi totalmente arrestato, con segnali allarmanti che giungono da tutto il paese e flessioni sugli acquisti tra il 50% e il 70%.
Senza un forte intervento sul 2021, il settore #auto affonda! La prossima #leggedibilancio è fondamentale per sostenere la ripresa economica e il ricambio del parco circolante a beneficio dell’ambiente.
— Federauto (@Federauto_IT) November 26, 2020
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Incentivi auto esauriti, UNRAE e Federauto chiedono al Governo di intervenire
A rischio il 10% del PIL
Come si legge in una nota divulgata dal sito ufficiale dell’Associazione delle Case automobilistiche estere, infatti: “Le condizioni del settore auto sono critiche e senza un forte sostegno per il 2021 è a rischio il 10% del PIL […], senza contare, soprattutto, le migliaia di posti di lavoro che si perderanno e che si dovranno sostenere con ulteriore cassa integrazione”.
Quello che stanno chiedendo le tre associazioni, dunque, non è soltanto un piccolo aiuto per far ripartire le vendite, ma un vero e proprio sostegno per riuscire a garantire la sostenibilità di un intero mercato che ogni anno garantisce all’Erario circa 80 miliardi di gettito fiscale.
La nota prosegue, poi, chiarendo come le misure adottate durante il periodo estivo siano state utili per riuscire ad incrementare una leggera ripresa dei consumi, favorendo oltremodo in maniera esponenziale il numero delle rottamazioni. Tuttavia, come fanno sapere Unrae, Anfia e Federauto: “Questi incentivi, seppur per un brevissimo arco temporale, hanno dimostrato fin da subito la loro efficacia ed è per questo che devono essere riattivati fino a che l'emergenza sanitaria è in atto […] Non inserire nel testo della prossima Legge di Bilancio fondi adeguati per il rifinanziamento degli incentivi configurerebbe una gravissima perdita”.
Un vero e proprio grido di aiuto, che speriamo venga preso ascoltato e accolto dal Governo, perché il comparto automobilistico non può e non deve morire così.
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