ACEA, l'associazione dei costruttori europei di automobili, analizza l’impatto del coronavirus
08.03.2021 ( Aggiornata il 08.03.2021 09:14 )
Calo del 23,3% della produzione di auto nel 2020 in Europa a causa della pandemia. Se preferite 3,3 milioni in meno di vetture assemblate nei Vecchio continente, facendo scendere il totale a 14,1 milioni.
Questi sono i numeri elaborati da ACEA, l'associazione dei costruttori europei di automobili, che ha messo a confronti i dati anche con il resto del mondo.
Il report di ACEA sull’auto nel 2020 in Europa
Il calo della produzione è legato a quello della domanda. I lockdown imposti dalla pandemia hanno fatalmente portato a molti meno acquisti. Nonostante una ripresa nel terzo trimestre, a oggi però di nuovo mortificata.
Ha patito più di tutte nella produzione la Francia, pagando un -45,8% (861.000 auto). Meno peggio Germania (-24,3%, -3,4 milioni) e Spagna (-19,5%, 1,75 milioni).
L’Italia segna un -13,2% (476.000), ma anche i nuovi protagonisti come Repubblica Ceca (-19.3% 1,13 milioni) e Slovacchia (-12%, 944.000) hanno limitato i danni.
Nel resto del mondo gli USA hanno patito un -17,6%, il Brasile un pesante -34,3%, la Corea del Sud un -10,3%, il Giappone un -16% e l’India -22,7%.
La Cina, come in tutti gli altri campi, è stata quella che ha sofferto meno, -6,4%, con 19,3 milioni di auto prodotte. La produzione mondiale è stata di 61.356.408 vetture.
Le immatricolazioni, beneficiando della produzione dei mesi precedenti, sono andate leggermente meglio. Per un totale di 63.404.618 milioni di auto vendute (-15,3%).
Ancora la Cina in minore sofferenza con un -6,8% (19,7 milioni di auto), mentre l’Europa è a -20,6% (14,4 milioni) e il Nord America a -17,9%. Anche qui il Vecchio Continente è quello che patisce di più.
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