Multe per velocità in base al reddito o alla cilindrata! Vi pare giusto?

Multe per velocità in base al reddito o alla cilindrata! Vi pare giusto?
Stessa infrazione ma sanzione differente. Lo propongono la Gabanelli e il M5S di Grillo

di Francesco Forni

16.10.2013 ( Aggiornata il 16.10.2013 20:12 )

Una multa per eccesso di velocità che cambia non in base all'infrazione ma al reddito oppure alla cilindrata! È l'ultima originale e discutibile proposta su cui cominciano a trovarsi d'accordo molti politici. L'auto è nel mirino, questo è chiaro. È diventato il bancomat di qualsiasi Governo per spremere facilmente soldi agli italiani ed è un bersaglio (troppo) comodo per molti. La vessazione dell'automobilista con molteplici tasse è un dato di fatto, ma adesso si sa aprendo un altro fronte molto pericoloso: quello di far cassa ulteriore con multe a... fasce di reddito. Un'idea su cui partiti o personaggi autorevoli hanno avanzato le loro proposte. (Indecenti?) Chiariamo una cosa: la multa non è il bollo, il superbollo, un'accisa sulla benzina o il passaggio di proprietà. Si tratta di una infrazione ed è ovvio e sacrosanto che bisogna pagarla. Ma finora a parità di infrazione l'importo è sempre stato uguale per tutti (a parte il recente provvedimento dello sconto del 30% per chi paga entro 5 giorni). Adesso invece arrivano nuove rivoluzionarie proposte. La prima non giunge dalla politica, ma da Milena Gabanelli, giornalista, autrice e conduttrice di Report, nota e sempre approfondita trasmissione di inchiesta di Rai 3. Ebbene la Gabanelli ha lanciato lo scorso 30 settembre questo sondaggio: "Secondo voi sarebbe giusto applicare una sanzione in base al reddito per il superamento dei limiti di velocità oltre i 20 km orari?" Ebbene l'82% (9260 voti) s'è dichiarato favorevole, contro il 18% (2013) contrario. A ruota s'è infilato Erasmo D'Angelis, sottosegretario del Ministero Infrastrutture Trasporti e deputato del PD (già giornalista Rai) che ha auspicato il cambio di rotta. "Nella riforma del Codice della strada discuteremo sanzioni in base al reddito per chi supera i limiti di velocità di più di 20 km/h. Per contribuenti con redditi e auto molto sopra la media, una multa pesante può risultare di fatto leggera". Poi ha aggiustato, relativamente, il tiro. "Abbiamo avviato l'iter per rendere operativa la norma che prevede che il 50% dei proventi delle multe sia investito per la sicurezza stradale e per interventi urbani che favoriscano la nuova mobilità". Il Movimento 5 Stelle ha rilanciato, tramite il deputato Michele Dell'Orco: e ha proposto di applicare tariffe diverse per le multe, in base alla cilindrata. "Il parametro della condizione economica basata sulla potenza del veicolo guidato - ha detto - è in linea con il principio già adottato per il bollo auto. Più il mezzo è potente, più paghi. La potenza del motore incide sul costo dell'auto e può essere considerato un elemento valido per fornire un'indicazione sulle capacità economiche del suo proprietario". Hai il motore più grosso e allora paghi di più? Con il rischio che vengano fuori le solite obiezioni che hanno reso iniquo il superbollo: una macchina vecchia ma potente è giusto che paghi come una più piccola, recente e ugualmente potente? E come usiamo come parametro, i cavalli o la cilindrata? E come la mettiamo con i sovralimentati? Insomma, fini nobili per incentivare la sicurezza e il rispetto dei limiti oppure puro pressappochismo e scarsa conoscenza del mondo dell'automobile? E alla radice, ci permettiamo di aggiungere, c'è un problema. L'infrazione è la stessa, ma la sanzione è differente.  A voi pare giusto? La legge non dovrebbe essere uguale per tutti?

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