Alle
donne piacciono i crossover e i SUV, gli uomini
sognano sportive di lusso. Questo il risultato di una
ricerca di mercato di
iSeeCars,
search engine americano che si occupa della compravendita di auto.
L’analisi è stata compiuta negli
Stati Uniti (anche su una base di ben 30 milioni di veicoli usati) e quindi ha un valore relativo, ma pure
indicativo per il nostro mercato, che spesso viene
influenzato dall’onda lunga. La scoperta non è epocale, ma
conferma una tendenza diffusa anche in Europa, dove gli
Sport Utility Vehicle si stanno affermando nelle
preferenze delle famiglie. E nelle scelte strategiche delle
Case costruttrici.
Il
crossover quindi non è più (e ci mancherebbe) le personificazione dell’arroganza su asfalto, spesso abbinata a un proprietario maschile, ma una scelta delle
donne, che
preferiscono queste auto in una
percentuale superiore al 67% rispetto agli uomini.
Una differenza più che netta, che iSeeCars spiega fondamentalmente nella
seduta alta, che
aiuta la guida. Dominanti sulla strada, ma per vederne di più, ecco perché le donne preferiscono SUV, crossover e non disdegnano le monovolume, che piacciono anche ai maschi. Sostanzialmente è un fatto di statura e
praticità, più che di sicurezza e immagine.
Infatti le
donne preferiscono comunque dimensioni più compatte, mentre gli uomini sono orientati (per un buon 25%) su auto di grandi dimensioni e sono più disposti (ben quattro volte di più…) a spendere orientandosi, quando è possibile, su modelli luxury e sportivi, anche se i crossover stanno guadagnando sempre più spazio.
Gli americani quindi sembrano avere ancora
molto forte l’interesse per l’auto, non solo come semplice mezzo di utilità. Stando bene attenti però
al rapporto qualità/prezzo e qui le donne statunitensi si dimostrano
informate, orientandosi su
Kia, ad esempio.
Sulle
auto elettriche, con numeri ancora marginali, sono invece i
maschi ad essere più interessati (il doppio in percentuale, per la precisione). Probabilmente le donne americane ancora si
fidano poco dell’autonomia o dei lunghi tempi di ricarica, che non facilitano la ruotine
quotidiana e
familiare.