Auto, in Europa incidenti mortali in calo dell'8%

Calano i morti sulle strade in Europa. Il progresso tecnologico e (si spera) una migliore educazione stradale hanno sortito effetti positivi. Nel 2013 gli incidenti mortali stradali nel vecchio continente sono calati dell’8% rispetto al 2012. Parlando di vite umane, i numeri sono sempre un dato molto freddo, ma è chiaro che il miglioramento è sensibile e soprattutto importante. Si tratta di un decesso in meno ogni 12 in media. E su base biennale, quindi rispetto al 2011, il calo di decessi, sempre a livello europeo, è di quasi 9.000, un numero sicuramente importante. A maggior conforto, l’aumento della percentuale (-8% del 2013 sul 2012, rispetto al -2% del 2012 sul 2011) è un indicatore incoraggiante di un buon progresso. Siim Kallas, commissario Ue per i Trasporti, ha dichiarato: "Sono orgoglioso di rilevare che l'Unione Europe è sulla buona strada per conseguire gli obiettivi di sicurezza stradale fissati per il 2020. Ma non c'è spazio per alcun compiacimento se pensiamo che ogni giorno sulle strade d'Europa perdono la vita ancora settanta persone. Bisogna continuare il nostro impegno congiunto a tutti i livelli per migliorare ancora". Quali sono i paesi dove i rischi sono più minori? Danimarca, Gran Bretagna, Olanda e Svezia hanno una media di trenta decessi per milione di abitanti, Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca, mentre Germania Slovacchia e Spagna stanno sul rapporto 40/1.000.000. Fanalini di coda, per ora, con una media di 80 morti su 1 milione, sono Bulgaria, Croazia, Grecia, Lettonia, Lituania e Polonia. La media europea è di 52 decessi per incidenti stradali ogni milione. Cosa si può migliorare? Le vittime tra i ciclisti sono aumentate, i pedoni deceduti sono calati di poco. E’ pur vero che la bici sta avendo un grande aumento di vendite (e quindi uso) a livello continentale, ma è chiaro che la situazione è, e sarà, sempre perfettibile.