Auto, patente e libretto, cosa (non) fare

Auto, patente e libretto, cosa (non) fare
I privati che prestano il veicolo a parenti, conoscenti, etc non devono provvedere a niente, in assenza di "atto" formale

di Francesco Forni

30.10.2014 ( Aggiornata il 30.10.2014 09:24 )

Cosa succederà il 3 novembre quando sarà operativa la circolare del Ministero dell’Interno del 10 luglio 2014? Cosa bisognerà fare per mantenere in regola il canonico trio della circolazione su quattro ruote, ovvero auto, patente e libretto? Nella sostanza i privati non devono fare nulla. La propria auto potrà essere prestata a un familiare o a un convivente senza nessun ricorso alla burocrazia. La necessità imprevista o anche per un qualsiasi evento particolare (manutenzione, vendita, guasto) non poterà a nessuna sanzione se sulla patente il nome sarà diverso da quello della carata di circolazione. La norma sull’intestazione temporanea dei veicoli che sarà applicata da lunedì prossimo, il 3 novembre varrà nel caso delle seguenti applicazioni con atto formale (in assenza di questo il chi guida non ha nessun obbligo a patente e carta di circolazione con lo stesso titolare) che attesti, per fisica o giuridica, a la disponibilità per più di 30 giorni consecutivi di auto, autocarro o moto. I casi, ripetiamo sempre in presenza di un atto formale, sono per il comodato gratuito, per un contratto di locazione senza conducente, per un affidamento in custodia giudiziale, per disponibilità di veicoli intestati a minori o interdetti, per erede con un’auto di un defunto, per un veicolo intestato ad altri in cambio di un canone, con subentro di proprietà alla fine del contratto (rent a buy).

Auto, patente e libretto: quando ricorrere al comodato d'uso 

Solo in questi casi bisogna aggiornare la carta di circolazione. Ovvero se si presta un’auto ad un parente, convivente o anche semplicemente un conoscente o un amico non bisogna aggiornare nessun documento. Anche perché sarebbe un controllo impossibile e ingiusto per Polizia, Carabinieri, vigili urbani o pubblica amministrazione. Ovvio che se il “prestito” gratuito dell’auto dovesse diventare molto lungo, è consigliabile, per evitare qualsiasi problema, regolamentare la situazione con un contratto di comodato d’uso gratuito e ufficializzarlo alla Motorizzazione Civile.

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