Sicurezza, allarme Ford: 1 italiano su 2 non indossa le cinture posteriori

Sicurezza, allarme Ford: 1 italiano su 2 non indossa le cinture posteriori
1 europeo su 3 non le mette, nonostante le leggi locali ne impongano l’utilizzo

di Redazione

09.04.2015 ( Aggiornata il 09.04.2015 08:28 )

Per molti automobilisti, ma non per tutti purtroppo, allacciare la cintura di sicurezza è un gesto automatico e immediato che riflette come l’Europa, attraverso gli anni, abbia progressivamente acquisito la consapevolezza dell’importanza di questa semplice ma fondamentale azione. Uno studio Ford rivela tuttavia che tale consapevolezza non è altrettanto diffusa rispetto all’utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori. La ricerca, condotta su un campione di 7.100 adulti europei, ha infatti evidenziato che in generale 1 europeo su 3 e in particolare 1 italiano su 2 non indossa le cinture di sicurezza posteriori nonostante le leggi locali ne impongano l’utilizzo a tutte le persone a bordo. Questo tipo di negligenza è più frequente tra gli over-40, mentre i più giovani sono meno imprudenti, perché cresciuti con la cultura della responsabilità alla guida quale fattore per aumentare il proprio riconoscimento sociale. Tra i maggiorenni under-24, solo 1 su 5 afferma di non utilizzare le cinture di sicurezza se viaggia sui sedili posteriori di un’auto. Lo studio ha rivelato inoltre che, in Europa, 1 guidatore su 4, e in particolare gli over-40, non insiste affinché i passeggeri che siedono nei sedili posteriori indossino la cintura di sicurezza. Secondo l’European Transport Safety Council, nel 2012 le cinture sono state determinanti nel salvare 8.600 vite, mentre nel 2013, il 60% delle 1.900 vittime degli incidenti avvenuti in Europa nel 2013, non indossava la cintura di sicurezza. La ricerca è stata portata avanti in Italia, Francia, Germania, Spagna, Belgio e Romania. Il record negativo appartiene alla Romania (l’84% del campione non allaccia le cinture di sicurezza posteriori), seguita da Italia (56%) e Spagna (39%). In Romania, inoltre, solo il 39% dei guidatori ne chiede l’utilizzo ai passeggeri, dato che cresce al 53% in Italia e all’85% in Belgio. A causa della scarsa frequenza nell’osservare le leggi sulle cinture di sicurezza da parte di automobilisti e passeggeri, l’European Traffic Police Network sta portando avanti misure di controllo che lo scorso mese ha portato a elevare, nel corso di un’operazione di verifica pan-europea, 95.000 multe in una sola settimana. Secondo l’organizzazione internazionale sulla sicurezza stradale IRTAD, nel mondo i principali utilizzatori delle cinture di sicurezza posteriori sono i tedeschi (97%), mentre il record negativo spetta alla Serbia (3%), seguita dall’Italia (10%).

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