Polizia aggredita su strada, 1.091 episodi nel primo semestre 2015

Polizia aggredita su strada, 1.091 episodi nel primo semestre 2015
L'analisi di ASAPS. Il 22% degli attacchi a poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale è stato fatto con armi proprie o improprie

di Redazione

24.08.2015 ( Aggiornata il 24.08.2015 08:47 )

Polizia aggredita su strada, ASAPS ha registrato 1.091 episodi nel primo semestre 2015. Riportiamo l'articolo a firma del presidente Giordano Biserni, che analizza questo dato preoccupante.

Nel primo semestre del 2015, il nostro osservatorio “Sbirri Pikkiati” ha registrato 1.091 aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere e in questo caso parliamo ovviamente solo delle aggressioni avvenute su strada durante i controlli delle forze di polizia con esclusione quindi di tutto ciò che riguarda la gestione dell’Ordine pubblico (stadi, manifestazioni, No Expo ecc.).  Il numero totale è leggermente inferiore ai 1.144 episodi del primo semestre 2014 -4,6%. Varie le ipotesi: vero calo o si tratta solo di una diminuzione delle pattuglie dedite al controllo stradale e del territorio, con quindi una minore esposizione?

Nell’intero 2014 le aggressioni alle divise su strada erano state in tutto 2.266. Nel 2013 erano stati 2.286, mentre nel 2012 si era arrivati al numero record di 2.290. In Italia, dunque, ogni 4 ore almeno un operatore di polizia finisce in ospedale, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera.  Nei primi sei mesi del 2015 in 243 casi, pari al  22,3% del totale (21,6% nel 2014), l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare le conseguenze dell’aggressione).

I più colpiti dalla violenza sono stati ancora una volta i Carabinieri, che da soli hanno totalizzato il 50,8%  delle aggressioni (in tutto 554), dato che evidenzia un lieve calo rispetto alle 569 aggressioni del 2014 ma un incremento percentuale rispetto al 48,9% dello scorso anno. 

Seguono la Polizia di Stato con 344 episodi (31,5%), la Polizia Locale con 118 (10,8%) e gli altri corpi con 95  attacchi, l’8,7%. Nel corso del primo semestre 2015, gli episodi avvenuti al nord sono stati 484 (44,4%), quelli al centro 263 (24,1%) mentre le aggressioni registrate al sud sono state 344  (31,5%).

Aumenta ancora, purtroppo, il numero di aggressori stranieri (comunitari e non): nei primi sei mesi del 2015 si sono resi responsabili di 481 eventi, il 44,1% rispetto al 41,8% del totale dello scorso anno. 

In 339 casi (31,1%) gli aggressori erano ubriachi o drogati (114 episodi per la sola droga), in leggero calo rispetto al 32,8% del 2014. L’argine di contenimento delle divise rispetto alla violenza che si manifesta ogni giorno sulle strade è sempre più fragile.  Allora ci ripetiamo. Tutto questo avviene nell’indifferenza pressoché totale dell’opinione pubblica e  della stessa politica. Posizione pericolosa e ingenua. Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini ancor più degli agenti e carabinieri perché dopo l’argine ci sono loro come destinatari e vittime  di una violenza sempre più tracotante e  ormai di fatto impunita.   Giordano Biserni Presidente ASAPS

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