Guida e basta! Multitasking al volante? No grazie

Guida e basta! Multitasking al volante? No grazie

di Redazione

11.01.2016 ( Aggiornata il 11.01.2016 03:24 )

In America sono bravi a scoprire l’acqua calda: qualcuno parla di “Multitasking” per indicare la capacità di fare più cose contemporaneamente. Basta girare nei nostri centri urbani per vedere che, chi guida, contemporaneamente fuma e telefona: multitasking ma poco driving! Se si fanno tre o anche quattro cose contemporaneamente, ovvero scattano selfie, inviano sms, navigano o — peggio ancora — il pericolo si moltiplica. Di incidenti, in primo luogo, ma anche di salatissime multe... PROPOSITO di multe, non ci facciamo mancare nulla, nemmeno in Vaticano. Una signora molto introdotta presso la Santa Sede, tal Immacolata Chaouqui, ha contestato la bellezza di 50 multe ricevute producendo carta d’identità della zia e relativo pass disabili. Peccato che la zia fosse morta dal 2008. Immacolata di nome, non di fatto. MONZA. Con l’auto ha investito un ciclista e si è allontanata senza prestargli soccorso ma per il giudice non può essere condannata: oltre a non ricordare il fatto, non si sarebbe neppure resa conto di averlo commesso a causa delle sue precarie condizioni di salute. Ma se la signora è ridotta in questo stato, cosa ci fa in giro sulle nostre strade con regolare patente? A MARANELLO è stato severamente vietato il noleggio delle Ferrari fra le 12.30 e le 15. Le agenzie di nolo delle supercar avevano fatto ricorso al Tar ma lo hanno perso così anche il Comune di Fiorano ha messo il divieto. Forse Maranello, per colpa di questi noleggiatori, diventerà una città “DeFerrarizzata”? QUANDO chiesero a Conan il Barbaro cosa era il meglio della vita sembra che abbia risposto: “Inseguire i tuoi nemici, ucciderli e sentire il pianto delle loro donne”. Quando leggo certe notizie invece penso che per alcuni italiani il meglio della vita sia non pagare le multe. Toyota Italia fa causa al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che aveva una vettura in comodato d’uso per 70.000 euro di multe non pagate. E andava anche a 226 chilometri orari, naturalmente per “questioni di sicurezza”. Forse temeva un assalto di ultrà romanisti. DUE GIORNI dopo l’attentato di Parigi con i suoi 130 morti, il Presidente della FIA, Jean Todt, ha pontificato al mondo: “Vi rendete conto che il numero delle vittime della strada è molto più grande”? Lui cosa fa per la sicurezza oltre a qualche annuncio pubblicitario? Inoltre il suo testimonial Hamilton si era appena schiantato contro un’auto ferma. Bello che i piloti parlino di sicurezza, ma poi bisogna anche “fare” qualcosa che non siano solo parole. Perché non destinare una parte degli straordinari profitti della Formula Uno? Prova a sentire Bernie. Sigefired Stohr  

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