TorinoVanno orgogliosi della propria storia e del grande patrimonio in tema di 4x4, in questo caso formato “mignon”. Ed è così che i responsabili di Suzuki Italia hanno pensato di organizzare una prova davvero inconsueta per ribadire le qualità della Jimny. Facendoci arrampicare su per le gradinate del Parco Dora di Torino (con tanto di permessi della Municipale per quello che è un ex-sito industriale) e sottoponendo la “piccola” ad ogni violenza possibile.
Tanto per rinfrescare la memoria sulle sue grandi doti, anche in questa versione a tiratura limitata, battezzata “Street”. In vendita, infatti, ci sono solo 100 esemplari, a 19.900 euro, sconto più, sconto meno. Tra le caratteristiche i cerchi bruniti (belli) e degli inserti color arancione (discutibili ma “de gustibus…”) che compaiono sulle barre porta tutto, sui fendinebbia, sulla consolle, sulle bocchette di aerazione.
Con la scritta “Jimmy Street” in bella evidenza sulla ruota di scorta, piazzata come si conviene sul portellone posteriore. Meccanicamente resta il 1.3 a benzina da 85 CV e la trazione integrale, con possibilità di optare per 2WD, 4WD e 4WD con ridotte, soluzione, quest’ultima, adottata per la prova inconsueta tra una gradinata e l’altra, soffrendo noi stessi per le sollecitazioni imposte alla piccola Jimmy, peraltro forte di un robusto telaio a traliccio. “L’unico vero fuoristrada nel segmente A”, dicono orgogliosi alla Suzuki, senza nascondere il confronto con la Fiat Panda. Tra le altre caratteristiche della Jimmy il controllo di stabilità (ESC) e il GSI (Gear Shift Indicator) che indica il rapporto migliore del cambio da utilizzare. In quanto all’infotainement, c’è un navigatore con schermo touch da 7”, mappe 3D e Bluetooth. Infine il consumo medio, che resta sui 14,1 km/litro dichiarati, con emissioni di 162 g/km di Co2.