La più grande soddisfazione è stata quella di leggere, sul computer di bordo della Mercedes C 300 BlueTec Hybrid, un consumo di 1,7 litri per 100 km, pari a 58,8 km/litro!
D'accordo,
vi sveliamo l'arcano: è successo dopo un percorso di montagna di una ventina di chilometri scendendo da un passo, quindi per lo più in discesa. Ma abbiamo anche attraversato alcuni centri abitati, con tutti gli stop e le ripartenze da fermo che comportano il traffico, i semafori o lo strisce pedonali. Ed è proprio in queste situazioni che,
grazie al motore elettrico, la C 300 riesce a contenere i consumi spostandosi a motore — quello vero, a gasolio — del tutto spento.
Stiamo parlando di una vettura ibrida, come avrete inteso, nella fattispecie della nuova
Mercedes C 300 BlueTec Hybrid, che abbina al
4 cilindri 2.1 turbodiesel (lo stesso della C 250 CDI) un motore elettrico da 27 cavalli.
È una soluzione che, tecnicamente, viene definita
"mild hybrid", un ibrido leggero. Perché a differenza delle
plug-in ibride che stanno diffondendosi ultimamente, qui la parte "green" non è preponderante. Anzi, con soli
27 cavalli è impossibile prevedere una modalità totalmente elettrica che funzioni per alcuni chilometri. E per farla funzionare a emissioni zero, occorre tra l'altro avere il piede vellutato, altrimenti dietro richiesta di maggior potenza entra in gioco il motore turbodiesel.
Se vi state chiedendo a cosa serve allora una variante del genere, adesso cercheremo di spiegarvi la nostra visione. Nel caso foste interessati alla Mercedes Classe C turbodiesel, la 250 con il motore 2.1 da 204 cavalli, potreste considerare questa versione una sorta di optional: proprio così, con 2.867 euro in più (su cifre nell'ordine dei 45mila euro a seconda dell'allestimento) potrete avere questa C 300 ma soprattutto il suo motore elettrico da 27 cavalli. Che renderà la vostra Mercedes più brillante (231 cv totali, da 0 a 100 in 6"4 anziché 6"6) ma allo stesso tempo più ecologica perché consuma meno grazie all'elettrico.
L'unità elettrica, infatti, assolve due funzioni primarie: quella di "boost", cioè una potenza aggiuntiva da spendere quando occorre. Oppure può muovere la vettura nei parcheggi, nelle partenze da fermo (a patto di non accelerare troppo) o durante la marcia in colonna senza che il turbodiesel venga acceso, soltanto con l'unità elettrica finché non si scarica la batteria. La quale, per inciso, come nel caso di tutte le altre ibride viene ricaricata nelle fasi di rilascio e frenata, peraltro piuttosto in fretta.
Inteso così, l'ibrido "leggero" della Classe C ha un senso. Perché di fatto è possibile disporre di una berlina turbodiesel dalle prestazioni davvero interessanti (accelerazioni e riprese sono notevoli) e al contempo dai consumi piuttosto contenuti. Nella fattispecie, nel corso dei nostri 1000 km spesi fra città, autostrada e percorsi extraurbani, senza adottare una guida economa bensì brillante, abbiamo ottenuto una media di 7,1 litri per 100 km, pari a 14,1 km/litro. Certo, non sono percorrenze da ibrida "full", perché in quel caso un motore elettrico potente, che lavora tanto e spesso, aiuta non poco le percorrenze, in particolare nel traffico urbano.
Del resto, anche la C 300 non può che confermare le buone doti generali che già abbiamo avuto modo di apprezzare sulla Classe C: ad esempio un confort magistrale, dato da sospensioni dalla taratura azzeccata, sedili dall'eccellente sostegno e una ottima insonorizzazione dell'abitacolo. Il tutto combinato a una buona agilità di marcia, corroborata dal 4 cilindri turbodiesel che già di suo vanta una coppia decisamente robusta (500 Nm), ma che con l'aggiunta della coppia dell'unità elettrica (260 Nm) raggiunge picchi elevatissimi che si fanno sentire soprattutto nelle riprese, sempre molto pronte.
Non si può non elogiare, poi, l'abitacolo: la plancia è una riuscitissima fusione fra uno stile elegante, tipicamente Mercedes, con modernità e dinamismo, senza contare materiali e finiture di qualità. Ottimamente visibile il grande display a centro plancia, che viene comandato dalla nuova interfaccia touch. Quest'ultima, a dire il vero, richiede un po' di apprendistato. Perché per raggiungere la medesima funzione, ci si può arrivare attraverso tre strade diverse (superficie touch, pomello rotondo o tasti fisici) che all'inizio spiazzano un poco.
Mercedes C 300 BlueTEC HYBRID