Mezzi di trasporto pubblici: in Italia circolano tanti "vecchietti"

Mezzi di trasporto pubblici: in Italia circolano tanti "vecchietti"

Al 30 giugno 2022 l'età media degli autobus assicurati che svolgono il servizio di trasporto pubblico locale (TPL) è di 10,4 anni, in calo rispetto ai 10,6 anni di luglio 2021. È il risultato del monitoraggio avviato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims)

di Pasquale Di Santillo

04.08.2022 17:14

Non c’è rivoluzione della mobilità, non c’è transizione ecologica che possa contribuire a attenuare il cambiamento climatico che non prevede interventi importanti sul trasporto pubblico. Non è un caso che in Italia, seppur lentamente si proceda alla sostituzione degli autobus con l'introduzione di più mezzi ibridi e a emissioni zero. Al 30 giugno 2022 l'età media degli autobus assicurati che svolgono il servizio di trasporto pubblico locale (TPL) è di 10,4 anni, in calo rispetto ai 10,6 anni di luglio 2021. È il risultato del monitoraggio avviato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) nella seconda metà del 2021 per osservare, in collaborazione con la Motorizzazione Civile, l'andamento del parco autobus destinato al TPL, che attualmente conta circa 42.000 mezzi. 

Prosegue quindi il rinnovo in senso ecologico dei mezzi, anche se con differenze territoriali: il Molise, la Basilicata, la Calabria, la Sardegna e l'Abruzzo mostrano un parco veicolare con un'età media complessiva superiore ai 12 anni mentre il Friuli Venezia-Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano un'età media inferiore agli 8 anni. Da luglio 2021 si evidenzia un importante rinnovo degli autobus con mezzi più moderni e meno inquinanti. Tra i diesel, quelli della classe Euro 1 sono usciti dalla circolazione a partire da giugno 2022, la quota di mezzi Euro 2 circolanti cala dall'11% al 8,4%, mentre quella degli Euro 3 dal 26% al 23,4%. Nello stesso periodo si è registrato un incremento degli autobus Euro 5 e Euro 6, passati dal 55,9% al 61,5% del totale dei mezzi ad alimentazione diesel.    

Tra luglio 2021 e giugno 2022 cresce, inoltre, del 41% la quota di mezzi a zero emissioni (passati da 406 a 575 unità) e del 32% quella dei mezzi ibridi (da 466 a 619 unità), in linea con gli obiettivi del Mims di favorire la transizione ecologica del sistema della mobilità anche attraverso il rinnovo del parco mezzi del TPL. A tutto questo si aggiunga la politica degli incentivi Incentivi che ha stanziato 50 milioni di euro per l'acquisto di autobus ecologici di ultima generazione da destinare ai servizi di lunga percorrenza e turistici. A firmare il decreto a fine luglio, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Il Decreto stabilisce anche la ripartizione delle risorse e i criteri e le modalità per accedere al contributo che ha l'obiettivo di favorire la transizione ecologica riducendo le emissioni climalteranti nei trasporti. 

Nello specifico, gli incentivi sono rivolti alle imprese di trasporto passeggeri per l'acquisto di autobus nuovi di fabbrica, ad elevata sostenibilità ecologica, con eventuale e contestuale rottamazione di mezzi obsoleti. Una misura analoga è già stata adottata per il settore del trasporto merci. Della cifra complessiva, 25 milioni di euro sono destinati all'acquisto di autobus delle categorie M2 e M3 ad alimentazione elettrica, ibrida, Cng e Lng e gli altri 25 milioni all'acquisto di autobus delle stesse categorie ad alimentazione a gasolio, con motore euro VI step E o superiore. Gli incentivi, la cui ripartizione è stata decisa a seguito dell'interlocuzione con le associazioni di categoria delle imprese del settore e dei costruttori di veicoli, vanno da 70.000 euro per l'acquisto di autobus elettrici con oltre ventidue posti (quelli per i servizi turistici) a 50.000 euro per gli autobus elettrici con un numero di posti fino a ventidue e per quelli a Cng e Lng oltre ventidue posti, a 40.000 euro per gli autobus alimentati a gasolio con più di ventidue posti, a 20.000 euro per i mezzi sempre  a gasolio fino a ventidue posti di massa non superiore a cinque tonnellate. A queste cifre si aggiunge la maggiorazione di 5.000 euro per ogni veicolo rottamato di classe inferiore a euro 6.

 

Per maggiori informazioni e contattare l'organizzaiozione, visita il sito www.rom-e.it

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