09.06.2025 16:56
Utrecht segna un punto di svolta nella mobilità urbana europea diventando la prima città del continente a implementare un sistema di car sharing V2G (vehicle-to-grid) completamente operativo. Un progetto ambizioso, frutto della collaborazione tra Renault Group, We Drive Solar, MyWheels e il Comune di Utrecht, che promette di ridefinire il rapporto tra mobilità sostenibile e gestione dell’energia urbana.
Il cuore dell’innovazione risiede nella tecnologia V2G in corrente alternata, una prima mondiale per le applicazioni di car sharing. Questo sistema consente ai veicoli elettrici di ricaricarsi e, quando non in uso, di restituire energia alla rete, contribuendo a stabilizzarne il carico e a valorizzare l’energia prodotta da fonti rinnovabili. È una forma di scambio intelligente che trasforma l’auto da semplice mezzo di trasporto in elemento attivo della rete energetica urbana.
Il progetto è supportato operativamente dal Renault Group, che ha messo a disposizione una flotta di 500 veicoli elettrici dotati della tecnologia Mobilize V2G. I primi 50 modelli Renault 5 E-Tech Electric sono già attivi, mentre altri modelli — tra cui Renault 4 E-Tech Electric, Megane E-Tech Electric e Scenic E-Tech Electric — saranno presto disponibili per gli utenti della mobilità condivisa a Utrecht.
L’integrazione tra infrastruttura urbana, tecnologia smart e condivisione dell’auto rappresenta una delle soluzioni più avanzate per affrontare la congestione cittadina, le emissioni di CO₂ e la domanda crescente di energia pulita.
L’iniziativa non si limita a un progetto pilota di car sharing elettrico. È un laboratorio urbano che esplora il potenziale dei veicoli elettrici come risorse per la rete, contribuendo a immagazzinare e restituire energia prodotta da fonti rinnovabili, come il solare o l’eolico. In questo modo, la città di Utrecht anticipa uno scenario futuro in cui le infrastrutture urbane saranno interconnesse, intelligenti e adattive.
Il progetto si fonda su un’idea di mobilità circolare e sostenibile, dove l’auto non solo si muove senza inquinare, ma partecipa alla vita energetica della città, ottimizzando i flussi e rendendo più efficiente il sistema complessivo.
Nonostante il grande potenziale, Renault Group richiama l’attenzione sulla necessità di un quadro normativo favorevole. Le attuali regolamentazioni europee sulla ricarica bidirezionale sono ancora frammentate o inesistenti, e questo potrebbe rallentare la diffusione del modello V2G in altri contesti urbani.
Affinché il sistema possa essere replicato, servono leggi chiare, incentivi alla sperimentazione e politiche urbane lungimiranti, capaci di valorizzare la convergenza tra mobilità elettrica e transizione energetica.
Con l’avvio di questo progetto, Utrecht si candida a diventare un punto di riferimento continentale per l’integrazione intelligente tra mobilità e infrastrutture energetiche. La scalabilità del modello V2G è uno dei punti di forza: non servono interventi invasivi o tecnologie proprietarie, ma un coordinamento efficace tra amministrazioni locali, aziende tecnologiche e operatori del settore.
L’esempio olandese dimostra che la mobilità condivisa può andare oltre il semplice concetto di trasporto, diventando un tassello chiave per città più resilienti, sostenibili e democratiche nell’accesso alle risorse energetiche.
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