Car of The Year 2022, le finaliste: Skoda Enyaq iV

Car of The Year 2022, le finaliste: Skoda Enyaq iV

Sul numero 10 di Auto del 2022, abbiamo provato l’elettrica ceca. Ecco quali sono le sue caratteristiche che l’hanno messa tra le sette finaliste dell’Auto dell’Anno

di Maurizio Voltini

28.01.2022 15:51

La recente piattaforma modulare MEB a propulsione elettrica sta impazzando tra i vari Marchi del Gruppo Volkswagen, compreso quello della Škoda, che ha così lanciato la scorsa primavera il suo primo Suv completamente elettrico: la Enyaq. Vettura che viene proposta in numerose varianti, ma tutte esclusivamente a emissioni zero: tre diverse capacità di batteria, quattro differenti potenze motrici (ma sempre a corrente elettrica) e trazione posteriore o integrale, nonché fino a tre diverse dotazioni.

Skoda Enyaq, la prova

Skoda Enyaq, la prova

La Skoda Enyaq è la prima vettura 100% elettrica del Costruttore boemo. Realizzata sul pianale MEB, è dotata di tante caratteristiche positive che la mettono in diretta competizione con le altre elettriche del gruppo WV. La Skoda si prepara a fare la cannibale? Guardate la prova per scoprirlo

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La versione della nostra prova

Nel nostro caso specifico ab- biamo provato la Enyaq iV 80 Executive, l'allestimento intermedio della versione a due ruote motrici con il motore più potente (204 cv) e una batteria da 77 kWh effettivi. È lo stesso powertrain a motore e trazione posteriore della VW ID.3. Visto che parliamo di un'auto a sola alimentazione elettrica, andiamo subito sul dato solitamente più richiesto: con questa combinazione tecnica si possono raggiungere (e passare) i 400 km di percorrenza abbastanza agevolmente, partendo con la batteria carica al 100%.

Va detto però che, con una funzione rapidamente disponibile sul display centrale da ben 13 pollici, si può scegliere a quale percentuale far fermare la ricarica, in modo da non stressare troppo gli accumulatori e farli durare di più nel tempo. È esplicitamente consigliata una ricarica fino all'80%, nonostante la capacità effettiva utilizzabile delle batterie sia già ridotta a 77 kWh rispetto agli 82 lordi. Diciamo dunque che i 300 km sono sempre garantiti, anche modificando la modalità di guida tra le varie disponibili, sempre dal display e sempre rapidamente: Eco, Comfort, Normal, Sport e Individual (personalizzabile). Sono altresì presenti palette al volante per regolare direttamente l'intensità della ricarica in rilascio e quindi del "freno motore", pur se la variazione non ci è parsa esagerata.

Come va su strada

Ovviamente è in Sport che si ottengono le massime prestazioni, campo in cui ad un comportamento abbastanza immediato nelle reazioni – la risposta elettrica è sempre pronta e per di più non è ritardata dalla necessità di cambiate, visto il rapporto unico di trasmissione – si affianca però una certa massa da muovere. Pur avendo a disposizione 310 Nm di coppia, infatti, la stazza sulle 2,3 tonnellate si fa sentire. Così in accelerazione abbiamo segnato 7"93 per scattare da fermo fi- no ai 100 km orari: un valore buono pur se non eccelso, e comunque migliore degli 8"50 dichiarati. Accettabile anche il sorpasso, con 5"40 per riprendere da 80 a 120 km/h, mentre la velocità supera di poco (162,7) i 160 km/h dichiarati e autolimitati per tutta la gamma della Enyaq.

Il peso si riflette un poco anche sui consumi, leggermente superiori al solito, con una media sui 5,5 km/kWh, ma grazie a un buon impianto frenante e a generose ruote da 225/40-21 (un optional piuttosto "impegnativo" dato che richiede un sovraprezzo di 1.390 euro) a 100 km/h si riesce ad arrestarsi in 33,7 metri. Anche con le gomme a spalla ultrabassa montate in questa vettura, la guida si rivela comunque piuttosto confortevole, anche per via delle sospensioni abbastanza morbide, pur se in certe occasioni (specie con i dossi) hanno mostrato la tendenza al "rimbalzo". Però lo sterzo non tradisce in quanto a feeling e precisione.

Versioni, allestimenti e prezzi

Alla comodità generale contribuiscono sia le ben note qualità legate alla trazione elettrica – quasi totale assenza di rumore e vibrazioni – sia l'arredo interno e le dotazioni.

I confortevoli sedili sono regolabili elettricamente, riscaldabili, rivestiti in pelle ed eventualmente dotati anche di funzione massaggio, e lo spazio è notevole anche per i passeggeri dietro, pur se quello centrale deve fare un po' i conti con il tunnel. Però beneficiano pure del climatizzatore trizona, a richiesta. La semplicità interna generale ci è piaciuta perché non vira verso un design troppo scarno e comunque le varie funzionalità sono presenti e comandabili dal riuscito display centrale (più una fila di pulsanti "diretti" poco sotto le bocchette).

Aggiungiamo inoltre l'abbondanza di soluzioni per riporre oggetti: vano profondo sotto il bracciolo, ripiano sotto il tunnel e anche uno sportellino a sinistra del volante, come pure (optional) sotto il piantone. Purtroppo però il costo degli optional porta rapidamente il prezzo finale dai 48.450 euro iniziali agli oltre 54mila della vettura provata. E se si abbonda con l'infotainment, aggiungendo pure head- up display, tetto panoramico elettrico, riscaldamento a pompa di calore e altro, si vanno a sfiorare i 60mila euro. Ben lontano dalle abitudini Škoda.

Auto dell'anno, leggi qui tutte le info sulle le finaliste

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La Skoda Enyaq è la prima vettura 100% elettrica del Costruttore boemo. Realizzata sul pianale MEB, è dotata di tante caratteristiche positive che la mettono in diretta competizione con le altre elettriche del gruppo WV. La Skoda si prepara a fare la cannibale? Guardate la prova per scoprirlo

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