30.03.2013 ( Aggiornata il 30.03.2013 10:53 )
C’è un modo infallibile, se per caso al cospetto della sette state ancora pensando di essere davanti alla solita Golf, di scoprire che avete torto marcio: affiancare una sei. Non c’è neanche da star tanto a concentrarsi. Basta il colpo d’occhio: più bassa, più angolosa, con il cofano più alto in corrispondenza del motore invece che dei fari, con un posteriore che suggerisce l’idea di dinamismo per via di quella nervaturina ruffiana e i fanali sottili che fanno tanto Audi. E altri due movimenti di lamiera su quel punto della macchina — i bordi del tetto — che tanto chi li va a guardare (e infatti il resto del mondo se la cava con saldature cammuffate sotto profili di plastica). Non era mica tanto vecchia, la sei: quattro anni giusti.
Eppure, sembra di un’altra epoca. Non siete ancora convinti? Accomodatevi al volante. Vi sentirete perfettamente a casa, che la vostra macchina di tutti i giorni sia una Panda o una Serie 7. Non è solo questione di un eccellente assetto di guida. Sono quelle piccole cose che ti semplificano la vita, e che sulla Golf ci sono: un gancio per appendere la giacca lì comodo sul montante anziché dover stare a ravanare con la mano sul paglione.
E un bel tasto fisico per azzerare il contachilometri parziale senza dover capire prima come funziona il menu del computer di bordo. Se invece la Golf la conoscete e vi aspettate che l’ultima arrivata vada uguale, sarete nuovamente smentiti: tra pianale nuovo, struttura più leggera, motori potenziati e una quantità di elettronica di assistenza mai riscontrata su una compatta, la sette è tutta un’altra macchina e non un’evoluzione di quella che c’era prima.
Il grosso della differenza — sulla 2.0 TDI 150 cv che abbiamo scelto per la nostra prova — si nota soprattutto alla voce confort. A livelli di assoluta eccellenza, persino (contando le mele con le pere) superiore alla qualità. Che, trattandosi di una Volkswagen, è tutto dire. Quel giorno poi che il confort non vi basti e vogliate aprire il gas su una successione di curve, vedrete che — anche qui — la sette è ben altro che la solita Golf.
Peccato solo che tanta roba si paghi. Per la versione top di gamma Highline servono oltre 27mila euro; il nostro esemplare sfiora i 35mila e con poco impegno si superano i 40mila. Per quanto parte della spesa si ammortizzi con consumi interessanti (oltre 18 km/litro di media) la tariffa resta elevata. è anche vero che, da che mondo è mondo, i biglietti di business class sono sempre stati più cari dell’economy. Crisi permettendo, pero...
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Volkswagen Golf 2.0 TDI, confort supremo
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