Range Rover Sport 3.0 TDV6, stile e agilità sorprendente: la prova

Rilevamenti e Tecnica

La Range Sport monta di serie sospensioni pneumatiche che permettono di variare l’altezza di 115 mm tra la posizione più bassa, predisposta per facilitare la salita e la discesa dei passeggeri (-50 mm rispetto a quella standard), alla quota maggiore finalizzata al fuoristrada e la massima luce a terra è di 278 mm. L’escursione totale delle sospensioni, poi, è al vertice della categoria: 260 mm davanti e 272 mm dietro.
La modalità fuoristrada, inoltre, può essere mantenuta fino a 80 km/h, contro i 50 della precedente Sport, e questo rappresenta un bel vantaggio sui rettilinei lunghi accidentati.

Il sistema di trasmissione è quello più semplice previsto dalla gamma e, peraltro, è l’unico abbinabile al motore da 249 cv. È composto da una scatola di riduzione a rapporto unico e da un differenziale Torsen, che distribuisce automaticamente la coppia all’assale che ha più aderenza, e lavora insieme ai sistemi di controllo della trazione. La ripartizione di coppia, in condizioni di aderenza standard, è del 42% sull’avantreno e del 58% sul retrotreno, per una dinamica di guida più in linea con le esigenze di un guidatore sportivo.

A richiesta sulla turbodiesel da 292 cv e di serie sulla V8 supercharged a benzina c’è invece la versione evoluta — e più pesante di 18 kg — con il riduttore a due gamme di velocità per il fuoristrada vero e una suddivisione della coppia 50/50 ma anche la possibilità di bloccare completamente il ripartitore. In questo caso, il Terrain Response, cioè il sistema che permette di adeguare la motricità a cinque diverse superfici (asfalto, fondi a bassa aderenza, sabbia, fango e roccia) ha anche la modalità Auto, che seleziona autonomamente, in pochi millesimi di secondo, il programma più idoneo.