Mercedes GLE 350d Coupé, la prova

Mercedes GLE 350d Coupé, la prova
La rivale della BMW X6 si presenta con molte carte da giocare: prima fra tutte la versatilità

di Saverio Villa

20.11.2015 ( Aggiornata il 20.11.2015 07:41 )

Prestazioni

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Stavolta partiamo dalla fine. La GLE Coupé ha una sola avversaria diretta ed è la BMW X6, quindi chi vuole una Suv coupé di grandi dimensioni non ha altre scelte al di là delle due tedesche. Nel caso specifico, la Casa bavarese oppone la xDrive 3.0d (esiste anche la 4.0d da 313 cv ma, a questa, per ora, la Mercedes non può rispondere). Tanto vale, quindi, anticipare un confronto flash tra le due vetture.

La GLE Coupé è leggermente più pesante e abbondante nelle dimensioni, ha un’abitabilità posteriore e una capacità di carico un po’ superiori ma un motore che, nonostante la potenza dichiarata la cilindrata siano identiche, è meno energico. Questo si ripercuote sull’accelerazione ma anche sui consumi (la X6 scatta meglio però necessita mediamente di più gasolio), mentre la velocità massima raggiungibile è sostanzialmente la stessa. La BMW ha un controllo più fine e sportivo della trazione grazie alla gestione attiva della coppia tra le ruote posteriori, però la Mercedes un prezzo entry level più basso di un migliaio di euro o poco più, anche se questo, a certi livelli, ha solo un valore statistico.

A QUESTO PUNTO, chi ha già eletto come favorita la X6, può passare al prossimo servizio. Gli altri proseguano nella lettura. La GLE Coupé mette un po’ in soggezione per le dimensioni e quando si arriva alla voce “peso” della scheda tecnica la preoccupazione può solo peggiorare: 2260 kg in ordine di marcia (ma noi abbiamo letto sulla bilancia 2342 chili) e 2900 a pieno carico. Parlare di Suv sportiva potrebbe quindi sembrare un controsenso, ma non è così. La massa abbonda, ovviamente, ma non si ha la percezione del suo livello reale se non in certe situazioni limite di trasferimento di carico.

Il motore ha una gran coppia, smuove la GLE come se fosse un gioco e, oltretutto, lo fa molto silenziosamente, senza sforzo apparente neppure quando gli viene richiesto il massimo. In questo viene aiutato non poco dal nuovo automatico a 9 rapporti, che pare aver sempre la soluzione giusta per ogni scenario. A qualcuno selezione nelle marce basse potrebbe sembrare un po’ brusca, ma poi tutto fila in modo liscio fino all’8ª. La 9ª è lunghissima e, quando si viaggia ad andatura normale, a volte occorre inserirla manualmente perché la centralina la reputa eccessiva anche quando, in realtà, il motore la regge eccome. Tramite il Dynamic Select si può intervenire sui settaggi di motore, cambio, sterzo e sospensioni selezionando tre combinazioni definite in fabbrica - “slippery” (per i fondi scivolosi), “comfort” e “sport” – più la modalità “individual” che permette di modificare singolarmente i parametri.

In modalità “sport” il cambio lavora su rapporti mediamente più bassi e la marcia diventa meno fluida, mentre in “comfort” l’andatura rimane comunque molto brillante però con un aplomb più adatto al genere di vettura. si può passare alla modalità “individual” per irrigidire l’assetto mantenendo il settaggio di motore e cambio su valori standard, ma così facendo si riduce ulteriormente la capacità di assorbimento delle sospensioni, che già non è quella di una limousine. La GLE Coupé Premium, infatti, oltre a molle piuttosto solide, ha anche una gommatura estrema, che aumenta effetto scenico e reattività, ma filtra poco e all’interno si percepiscono quasi tutte le irregolarità della strada - comprese le sconnessioni longitudinali - anche se attenuate dalla consistenza dei sedili.

IL ROLLIO, di conseguenza, è poco accentuato, soprattutto se si considera l’altezza da terra e anche questo contribuisce a “sdrammatizzare” il peso che, però, inevitabilmente si fa sentire sul misto stretto affrontato velocemente attraverso un evidente sottosterzo. La gommatura a spalla bassa ha ripercussioni favorevoli sullo sterzo, perché la GLE reagisce con prontezza quasi sorprendente ai comandi del volante. Ma il comando non ha una gran sensibilità e la situazione non migliora in modo radicale neppure se lo si appesantisce selezionando la modalità sportiva. Ed è probabilmente questo l’aspetto dinamico meno valido dell’auto. Ovviamente i dispositivi di aiuto alla guida abbondano, anche se il sistema che controlla il mantenimento della traiettoria è un po’ troppo determinato, quasi invasivo. Pur derivando dalla GLE - quindi dalla ML - la GLE Coupé non pone l’accento sulle capacità fuoristradistiche quindi, a differenza della “berlina”, non ha il programma di marcia “offroad” né può essere personalizzata con riduttore, differenziale centrale bloccabile, altezza da terra maggiorata e sottoscocca rinforzato.

 

 

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