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Mitsubishi Colt, al volante dell'alternativa nippo-francese

Non è certo la prima e non sarà nemmeno l'ultima volta che nel mondo dell'auto si assiste ad un'operazione di rebranding di una vettura. Così, per quanto la denominazione sia Mitsubishi Colt, quello che si palesa è una Renault Clio con un marchio diverso da quello della Losanga. Pertanto a livello estetico la vettura mostra un frontale inedito con il logo della Casa nipponica e un portello posteriore con il badge Mitsubishi.
La scenografia di bordo è la stessa della francese, brandizzata secondo i diktat Mitsubishi. Una potenziale scelta alternativa alla vettura d'Oltralpe, che prova a fare la differenza con i contenuti, offrendo soluzioni all inclusive, a tutto vantaggio del cliente finale.

Tre senza Diesel

La formazione messa in campo da Mitsubishi Colt non prevede unità a gasolio. A disposizione dei potenziali avventori ci sono un tre cilindri aspirato a benzina da 65 cavalli, la sua variante sovralimentata da 90 cavalli e a chiudere il complesso full-hybrid da 145 cavalli.
La prima delle tre unità è accoppiata ad un cambio manuale a 5 rapporti, sulla seconda diventano sei e sulla terza si passa invece all'automatico. A proposito di full-hybrid, il sistema è formato da un'unità benzina da 1,6 litri aspirata, da un motore elettrico di trazione da 36 kW e da un secondo propulsore elettrico che svolge invece le mansioni di starter-generator. Il tutto "condito" da una batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh.

Viaggiare sul velluto

Per la nostra prima presa di contatto ci siamo affidati alla versione full-hybrid. Motorizzazione già ampiamente testata sulla cugina francese, che si dimostra perfetta non solo per la mobilità urbana, adatta pure ad un'esperienza di guida a 360 gradi. La marcia è fluida in ogni condizione e anche premendo con decisione il pedale del gas, l'erogazione rimane sufficientemente lineare. Il passaggio dalla trazione elettrica a quella termica è percettibile solo per l'accensione del propulsore a benzina. Rispetto ai modelli termici della nuova gamma Colt, il bagagliaio si fa più piccolo per lasciare spazio al complesso full-hybrid.
Detto questo, per quanto l'assetto sia votato al comfort, la risposta sulle asperità più pronunciate potrebbe essere secca. Dopotutto il complesso ibrido ha richiesto una taratura più rigida per sostenere al meglio il carico in aggiunta. Nulla di compromettente per il comfort degli occupanti, sempre al centro dell'attenzione di Colt.

Conviene?

Inevitabile fare un confronto diretto con Clio quando si tratta di prezzi. Al momento l'unica notizia certa è che entro la fine dell'anno saranno 40 i dealer ad avere mandato Mitsubishi da parte dell'importatore Koelliker. Ovvero circa 80 punti vendita, che corrispondono ad una copertura del 95% del territorio nazionale.
In attesa che vengano definiti i prezzi dei singoli allestimenti, conosciamo quello di lancio: 17.900 euro. Più alto rispetto a quello d'ingresso della cugina francese: 17.250 euro. Ci sono però delle differenze nelle linee guida della gamma. In casa Mitsubishi ci si declina in quattro varianti, tre sono quelle della francese. La variante d'ingresso prede il nome di Inform, poi si passa ad Invite, Intense e si chiude con Instyle. Nella fascia intermedia e nell'alto di gamma l'offerta promossa da Colt sembrerebbe più ricca di contenuti rispetto a Clio. La francese ribatte però con una versione d'ingresso corredata di cerchi da 16 (15 sulla nipponica). Un valore aggiunto che Clio invece non può vantare sono i 5 anni di garanzia (o 100mila km) e gli altrettanti 5 anni di assistenza stradale gratuita. Sulla versione full-hybrid, disponibile a partire dall'allestimento Intense, la garanzia è di 8 anni (o 160mila km). Da sottolineare come su Clio il modello ibrido possa essere ordinato anche con l'allestimento d'ingresso. L'inizio della commercializzazione di Mitsubishi Colt è previsto per il prossimo mese di dicembre.

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