I dati delle immatricolazioni in Europa a settembre 2021 rispecchiano l’andamento del mercato italiano (nel nostro paese si è registrato il -32,7% rispetto allo stesso periodo del 2020). La crisi dei microchip, infatti, continua a causare problemi sia livello nazionale che a livello continentale: lo dimostrano i numeri delle vetture immatricolate a settembre in Europa (UE+EFTA+UK), che si fermano a quota 972.723, il -25,2% rispetto a settembre 2020. Lo riportano i dati Acea. E tutti i principali mercati, facendo il totale di questi nove mesi, chiudono con un segno negativo a doppia cifra: -34,4% in Gran Bretagna, -32,7% in Italia, -25,7% in Germania, -20,5% in Francia e -15,7% in Spagna. “Sulle speranze di ripresa del mercato dell'auto stremato dalla pandemia si è abbattuta la crisi nelle forniture di semiconduttori, che sono particolari essenziali per la costruzione di auto”, spiega il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano che sottolinea poi il boom nelle vendite di auto elettriche pure (Bev) o ibride con la spina (plug-in), con la sorpresa Tesla Model 3. Per l'Unrae, però, “il mercato italiano, nel confronto con gli altri quattro maggiori mercati europei, registra ancora una bassa penetrazione di auto 'alla spina', con numeri superiori solo alla Spagna per quanto riguarda le sole auto interamente elettriche (Bev)”. E a proposito di Unrae, come ogni mese andiamo a vedere grazie ai suoi dati, quali sono i marchi che hanno venduto di più in Europa.
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