A Milano rinviati di almeno una settimana i servizi di sharing per i monopattini elettrici. La motivazione risiede nel ricorso al Tar chiesto dai consorzi esclusi dalle licenze. Ma andiamo con ordine.
E-SCOOTER IN SERVIZIO
Palazzo Marino aveva concesso tre licenze esclusive a tre società: Wind Mobility, Bit Mobility e Helbitz Italia. Ognuno avrebbe messo a disposizione del capoluogo lombardo dai 500 ai 750 monopattini elettrici a noleggio, con velocità specifica di 20 km/h, 6 nelle aree pedonali (grazie a un apposito regolatore di velocità sotto forma di piccolo pulsante), per un totale di 2250 e-scooter.
IL PERCHÉ DEL RICORSO
Ma le cinque società escluse - Circ, Dott, Hive, Lime e Tier - hanno fatto ricorso al Tar. Motivazione: troppo pochi i mezzi disponibili. Necessario aumentare il numero. Ecco quindi la decisione di rinviare i servizi di noleggio almeno per 7 giorni, in quanto il tribunale amministrativo regionale si riunirà il 28 gennaio.
BICICLETTE E MONOPATTINI: NON È LA STESSA COSA
Il tutto, mentre il governo, nell’ambito del cosiddetto decreto “Milleproroghe”, pare stia introducendo un emendamento che distinguerà le biciclette dai monopattini, con la conseguenza che i cosiddetti e-scooter potranno girare solo in strade ciclopedonali.
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INVASIONE CINESE
Intanto, il mercato dei monopattini elettrici conosce un'invasione cinese. Secondo i dati forniti da EMBA (European Bycicle Manufacturers Association), infatti, nel 2019 sono stati importati dalla Cina 625mila e-scooter, il 37 % in più rispetto al 2018. Un segno concreto di come l'attenzione verso i monopattini elettrici, nel Vecchio Continente, sia molto forte.