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Ford e CATL verso l'accordo per le batterie al litio-ferro-fosfato

L'interesse intorno alle batterie con la composizione chimica delle celle al litio-ferro-fosfato (LFP) è tutto legato al loro minor costo di produzione rispetto alle batterie la cui composizione chimica è al nickel-cobalto-manganese. 

Ford è attesa a un importante annuncio, secondo le anticipazioni di Seek Alpha. Andrà ad annunciare una nuova partnership con CATL per la realizzazione, negli USA, di uno stabilimento di produzione di batterie al LFP.

Minor densità energetica ma costi inferiori

Sebbene sia una composizione chimica dalla densità energetica inferiore rispetto alla chimica NCM (nickel-cobalto-manganese), il vantaggio in termini di costo è un driver fondamentale per contenere i prezzi delle auto elettriche. Tanto più lo è nei segmenti inferiori del mercato.

CATL, come anche SK Innovation, è un partner dal quale Ford (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) attinge già per rifornirsi di celle da installare nei pacchi batteria dei propri veicoli. Nel 2022 ha anticipato l'intenzione di lanciare nel corso di quest'anno delle versioni di Mustang Mach-E e della F150 con batterie al LFP, fronte tecnologico sul quale Tesla è stata tra i primi a muoversi, oltre agli immancabili costruttori cinesi. 

L'importanza per i segmenti inferiori

Guardando alla strategia elettrica Ford sul mercato europeo, un importante passaggio sarà, nel 2024, la proposta della Ford Puma elettrica. Il crossover si posiziona nel segmento B-suv e una dotazione di batterie LFP contribuirebbe in modo sostanziale al contenimento dei prezzi.