In linea con la prosecuzione del piano Beyond 100, che prevede di evolvere il Marchio in un’azienda sempre più etica e sostenibile, ecco che Bentley compie un ulteriore passo nel suo personale viaggio verso il miglioramento della sostenibilità ambientale dei suoi prodotti, diventando il primo membro automobilistico del Leather Working Group, organizzazione no-profit responsabile della certificazione ambientale per l'industria manifatturiera della pelle.
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Appuntamento al 2022
Ad annunciarlo è stata la stessa Bentley, che ha spiegato come la Casa sia diventata a tutti gli effetti un membro approvato – insieme a marchi del calibro di Mulberry, John Lewis, LVMH e Adidas – e che presto inizierà a lavorare per garantire che entro l'inizio del 2022 tutta la sua pelle provenga da fornitori e concerie che hanno completato con successo il processo di audit del Leather Working Group, nel tentativo di rendere gli interni più rispettosi dell'ambiente.
La pelle, in Bentley una questione di tradizione
Il nuovo status di Bentley come membro del Leather Working Group consolida ancora una volta l'impegno del marchio nel garantire che ogni singolo materiale sia dei più alti standard in termini di qualità e sostenibilità.
“L'uso della pelle e della carrozzeria sono segni distintivi della nostra storia centenaria. I nostri tagliatori sono esperti nel loro campo e il fatto che tanti dei nostri modelli storici esistano ancora con i loro interni originali, dimostra la longevità della pelle come materiale fondamentale per noi e la sua intrinseca sostenibilità nel tempo”, ha spiegato Mark Cooke, Head of Production Purchasing di Bentley.
“Come primo membro automobilistico del Leather Working Group – ha proseguito Cooke - non vediamo l'ora di lavorare con i nostri colleghi per plasmare attivamente il futuro della pelle di origine sostenibile nel settore automobilistico”.
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