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AutomotiveLab Plug: ibridi plug-in, si risparmia davvero?

Tra l'endotermico “puro” e l'elettrico al 100% c'è una soluzione che sta prendendo sempre più piede tra i Costruttori automobilistici: l'ibrido plug-in. Questa tecnologia infatti abbina al tradizionale motore a benzina un'unità elettrica più potente rispetto a quella delle ibride mild o full, e soprattutto batterie più capienti. Questa soluzione consente di tagliare i consumi di carburante e di percorrere lunghi tratti – di solito nell'ordine di una cinquantina di chilometri – con il solo motore a elettroni. Ma quanto sono davvero efficienti i powertrain ibridi plug-in nella vita reale? Abbiamo provato a scoprirlo, sottoponendo ai nostri strumenti di rilevamento la Peugeot 408 GT PHEV in condizioni ideali con batteria carica e… a secco di energia.

AutomotiveLab Plug, educazione alla spina

Ibrido plug-in, conviene? Sì, ma...

La protagonista della nostra prova è l'ultima nata di casa Peugeot, il Suv-coupé 408, nella sua versione ibrida plug-in dotata di un 4 cilindri 1.6 turbo a benzina e un'unità elettrica. La potenza complessiva è pari a 225 cavalli, di cui 180 sviluppati dal motore termico. Nel nostro test, abbiamo provato a rilevare i consumi in due condizioni di utilizzo tipiche di una vettura ibrida ricaricabile. La prima è quella ideale, in cui la batteria è carica al 100% e quindi il motore endotermico viene spento ogni volta che non è necessario un elevato livello di potenza. La seconda condizione, più frequente, è quella in cui la batteria è scarica e quindi l'auto funziona come una full hybrid tradizionale, ma con l'aggravio di peso che comporta il powertrain plug-in.

Quattro sono invece gli scenari in cui abbiamo messo alla prova la 408: traffico cittadino, percorsi extraurbani, autostrada e statale. I primi due cicli sono quelli che meglio permettono di sfruttare i benefici dell'ibrido, invece quasi nulli nelle lunghe percorrenze a 90 o 130 km/h. In città e nei percorsi extraurbani, la Peugeot 408 con batteria carica registra ottime percorrenze, facendo segnare un consumo medio rispettivamente di 31,6 e addirittura 42 km con un litro di benzina. Numeri che calano drasticamente quando si rimane con gli accumulatori scarichi.

L'ibrido plug-in è quindi la soluzione ideale per risparmiare? La risposta dipende dall'uso che si fa della vettura. Questo tipo di tecnologia si rivela infatti assai efficiente se si percorrono brevi tratti quotidiani e si ha la possibilità di ricaricare frequentemente. In caso contrario, i consumi rischiano salire più del previsto.

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