La Spiaggina elettrica fatta rivivere da Garage Italia Custom si arricchisce di nuove tonalità per un’estate a zero emissioni e dallo stile vintage con i noleggi Hertz: Acqua Turchese, Azzurro Cielo, Blu Mediterraneo, Rosa Budelli, Verdello di Sicilia. 

Fiat 500 Jolly Icon-e, 5 nuovi colori per la Spiaggina

        Era l'11 luglio 1899 quando nacque ufficialmente la Fabbrica Italiana di Automobili Torino. Una storia, quella della Casa piemontese, destinata a diventare ultracentenaria e a legarsi a doppio filo con quella dell'Italia, attraverso boom economici, crisi e momenti burrascosi. Nei suoi quasi 122 anni, la Fiat ha lanciato centinaia di vetture, alcune dai grandissimi numeri e che hanno letteralmente motorizzato il Paese, altre prodotti in pochissimi esemplari ma ancora oggi ricordati per la loro linea e le loro prestazioni. La Casa torinese, del resto, ha sempre spaziato molto la sua produzione, includendo vetture di ogni tipo, dalle pi&ugrave; economiche delle utilitarie fino alle ammiraglie e alle sportive. Senza mai perdere di vista le competizioni, anche grazie a un Marchio a suo volta legato indissolubilmente alle sorti della Fiat, Abarth. In questo scenario cos&igrave; ampio e variegato, quali sono quindi le vetture pi&ugrave; iconiche e significative della Casa italiana? Ecco la nostra selezione delle 5 auto (pi&ugrave; una) pi&ugrave; importanti per Fiat, tra city car e sportive. Fiat, l'annuncio di Olivier Fran&ccedil;ois: "Solo elettriche dal 2030" &nbsp; Fiat 500  Quando si parla di Fiat, &egrave; inevitabile far andare il primo pensiero alla 500. Un modello iconico in tutto il mondo, e che in particolar modo in Italia &egrave; apprezzato ancora oggi e oggetto di un vero e proprio &ldquo;culto&rdquo; da parte dei suoi possessori. Lanciata nel 1957 per affiancare la pi&ugrave; grande 600, la 500 &egrave; diventata l'auto simbolo del boom economico degli anni '60. In quel periodo la piccola Fiat &egrave; stata per migliaia di famiglie la prima possibilit&agrave; di acquistare un'auto di propriet&agrave;. Che, seppure di piccole dimensioni (era lunga meno di 3 metri, poco pi&ugrave; di una moderna Smart Fortwo) si rivelava adatta a tutte le necessit&agrave;, dal traffico urbano alle gite domenicali fuori porta. La Fiat Nuova 500 (questo il suo nome completo, per distinguerla dalle Fiat 500 A, B e C soprannominate &ldquo;Topolino&rdquo;) deve il suo nome al motore bicilindrico, con cilindrata appunto di 0,5 litri, capace di 13 cavalli. L'auto negli anni &egrave; stata oggetto di numerosi aggiornamenti che per&ograve; non hanno mai stravolto il progetto originale di Dante Giacosa. La Fiat 500 &egrave; rimasta in produzione per quasi due decenni, fino al 1975. Ma il suo nome &egrave; rimasto scolpito nella storia del Marchio torinese, tanto da essere riproposta in chiave moderna nel 2007 (esattamente mezzo secolo dopo il lancio del primo modello) e nel 2020 con una ulteriore nuova generazione elettrica. Senza dimenticare le auto nate della stessa famiglia, dalla monovolume 500L al crossover 500X. Leapmotor T03, il clone elettrico di Fiat 500 sbarcher&agrave; in Europa? &nbsp; Fiat 124 Spider  Come detto, bench&eacute; le utilitarie siano da sempre il fiore all'occhiello di Fiat, le sportive rivestono un ruolo fondamentale nella storia dell'azienda. Una in particolare risulta iconica: la 124 Spider. Presentata nel 1966, questo modello ha rappresentato un simbolo di sportivit&agrave; e lusso alla portata di quasi tutte le tasche. Derivata dalla 124 e realizzata anche in versione &ldquo;Sport Coup&eacute;&rdquo;, la Spider aveva in realt&agrave; poco in comune con la berlina: il pianale venne accorciato e modificato e il design totalmente rivisto. Prodotta in circa 150mila esemplari in due decenni, la 124 Spider sfoggiava prestazioni di primo piano grazie al moderno motore 1,5 litri bialbero da 90 cavalli, che spingeva la vettura fino a 170 km/h. La sportiva torinese, inoltre, offriva soluzioni moderne come i quattro freni a disco, il cambio a cinque rapporti e il tergicristallo a intermittenza. Come per la 500, anche la 124 Spider &egrave; stata ripresa in chiave moderna. Nel 2016 infatti, grazie alla collaborazione con Mazda, l'iconica scoperta &egrave; stata riproposta con meccanica derivata da quella della MX-5 e motori turbo MultiAir. Fiat 124 Spider, ecco quella con un V8 &nbsp; Fiat 127  Insieme alla 500, &egrave; una delle utilitarie della Fiat che hanno contribuito maggiormente a motorizzare il Paese, diventando un simbolo della propria epoca. La 127 &egrave; stata lanciata nel 1971, voluta da Dante Giacosa per sostituire l'ormai datata 850. Questo nuovo modello per&ograve; era completamente diverso e a tratti rivoluzionario, sia dal punto di vista meccanico che estetico. Per la prima volta infatti la Fiat affidava a una city car lo schema &ldquo;tutto avanti&rdquo;, ossia con motore e trazione anteriori. Inoltre, la 127 si presentava con i freni davanti a disco e una carrozzeria a due volumi che l'ha resa di fatto la prima hatchback moderna della storia. La storia della 127 ebbe tuttavia un inizio tragico: l'auto venne disegnata da Pio Manz&ugrave;, giovane designer figlio dell'artista Giacomo, che mor&igrave; in un incidente stradale prima di veder completata la sua opera su quattro ruote. La 127 divent&ograve; comunque una delle auto pi&ugrave; vendute in Europa (oltre 5 milioni di esemplari prodotti) diventando un punto di riferimento per l'intero segmento, che da quel momento si sarebbe adeguato ai nuovi standard meccanici lanciati dalla piccola Fiat. Fiat 127, un render la rielabora in chiave moderna &nbsp; Fiat Panda  Un'auto diventata un simbolo, prodotta per ben 23 anni (dal 1980 fino al 2003) e tuttora ricercatissima nel mercato dell'usato, con quotazioni che non fanno certo pensare a un'economica utilitaria del secolo scorso (specie per le versioni 4x4). La Panda &egrave; entrata a far parte delle vite di milioni di italiani, per diventare poi, in tempi recenti, un oggetto di culto. Disegnata dalla Italdesign di Giugiaro e progettata per costare il meno possibile, la city car di Fiat si &egrave; rivelata un successo enorme per oltre vent'anni, arrivando a sfiorare le 5 milioni di unit&agrave; prodotte. Dotata inizialmente di un motore bicilindrico da 652 cm&sup3; derivato da quello della 126 con 30 cavalli e da un 900 da 45 cv, la Panda ha visto nel corso degli anni aggiornare la propria offerta dei propulsori, arrivando al 4 cilindri da 1,1 litri e 54 cv dell'ultima versione. Tra le tante varianti offerte spiccano la 4x4, la Diesel e la Elettra, vettura a zero emissioni ante litteram prodotta dal '90 al '98. Il nome Panda &egrave; stato ripreso poi per le nuove generazioni della city car Fiat. Anche se si tratt&ograve; in realt&agrave; di una scelta non pianificata: il modello del 2003 doveva inizialmente chiamarsi &ldquo;Gingo&rdquo;, ma a causa delle lamentele della Renault (che lo giudicava troppo simile a &ldquo;Twingo&rdquo;) Fiat decise di riprendere il nome &ldquo;Panda&rdquo;. Una decisione che col senno di poi si &egrave; rivelata decisamente azzeccata. Garage Italia Customs Panda Integral-e, restomod al top &nbsp; Fiat Punto  All'inizio degli anni '90 la Fiat si trov&ograve; di fronte alla necessit&agrave; di sostituire l'apprezzatissima Uno con un nuovo modello. Per farlo, la Casa scelse di affidarsi nuovamente alla matita di Giugiaro, che sforn&ograve; un modello dal design moderno e tondeggiante, di netta rottura rispetto a quello delle Fiat degli anni precedenti. La nuova vettura venne chiamata Punto e lanciata nel 1993, in versione a 3 o 5 porte e con motori a 4 cilindri benzina e Diesel. Il successo dell'auto fu immediato, tanto che alla fine della sua carriera furono 3,4 milioni le Punto di prima generazione prodotte. Oltre alle versioni gi&agrave; citate, la piccola hatchback torinese venne declinata nella variante sportiva GT, diventata un cult per gli amanti delle sportive anni '90 grazie al potente motore 1.4 turbo da 131 cv (che le permetteva di superare i 200 km/h) e la Cabrio, realizzata in piccola serie da Bertone. Lo stesso carrozziere propose anche una versione coup&eacute; dell'auto, la Racer, che tuttavia non fu mai prodotta in serie, mentre Giannini realizz&ograve; una versione ancor pi&ugrave; sportiva con 158 cavalli e soprannominata "Drago". Nel 1999 la Punto Mk1 lasc&ograve; il testimone a una nuova generazione, sostituita a sua volta nel 2005 dalla Grande Punto. Nonostante il grande successo commerciale riscosso da tutte le versioni, dopo l'uscita di produzione della Punto nel 2018, il modello non ha al momento un'erede diretta. Fiat Punto GT: emozioni e brividi inconfondibili nello stile anni 90 &nbsp; Bonus: Fiat Duna  Come abbiamo visto finora, la storia della Fiat &egrave; ricca di modelli di grande successo, apprezzati dal pubblico dell'epoca e dagli appassionati di oggi. Ci sono poi vetture che sono state molto contestate e nel contempo apprezzate per le proprie soluzioni intelligenti, come la Multipla. Infine, ci sono auto che si sono rivelate &ldquo;sbagliate&rdquo; sotto ogni punto di vista. Passi falsi inevitabili nel caso di un brand dalla storia cos&igrave; lunga e complessa, e di cui la Duna rappresenta il perfetto esempio. Lanciata nel 1985 nel mercato sudamericano con meccanica di derivazione Uno, la Duna fu importata anche in Europa dall'87. Una decisione che tuttavia non pag&ograve;, viste le scarse vendite del modello e le forti critiche di cui fu bersaglio. La Duna infatti fu chiamata a prendere il posto di una vettura iconica come la 128 berlina, e nonostante il design fosse curato da Giugiaro, la linea fu aspramente criticata. Nel 1991, dopo questa breve parentesi, la Casa decise di terminare l'avventura europea della Duna, diventata ormai oggetto di scherno e facezie (in particolare dal settimanale satirico Cuore, che le dedic&ograve; un calendario). Nonostante tutto, in Sud America questo modello (con il nome di Fiat Premio) ebbe un buon successo, tanto che ancora oggi esistono club di proprietari e appassionati. Fiat, svelato il nome del nuovo Suv per il Brasile: si chiamer&agrave; Pulse       

<p>Dalla 500 alla Panda, ecco la nostra top 5 delle Fiat pi&ugrave; importanti e indimenticabili di sempre</p>

Fiat, i 5 (+1) modelli iconici che hanno fatto la storia della Casa torinese

Spiaggina elettrica, Garage Italia si lancia nel &ldquo;green&rdquo; d&rsquo;autore. L&rsquo;ultima creazione dell&rsquo;hub di Lapo Elkann &egrave; la Fiat 500 Jolly Icon-e. Una sorta di restomod speciale che trasforma alcuni classici in auto a batterie.    Apre la gamma Fiat 500 Jolly, opera della carrozzeria Ghia quasi sessanta anni fa.&nbsp;Addio con nostalgia al due cilindri torinese, sostituito dal motore elettrico, collegato al cambio e con una batteria. La cui ricarica impiegher&agrave; otto ore da presa domestica e quattro ore da colonnina veloce.    Gli aggiornamenti  Sostituito anche il quadro strumenti classico da un display digitale da 5 pollici. Il classico torna nei sedili, realizzati in corda naturale intrecciata: proprio per l&rsquo;esclusivo utilizzo in spiaggia.  Nessuna modifica sostanziale al design. Coerente con il passato, con i dovuto aggiornamenti. I fari a Led replicano il look originale, sotto la calandra c&rsquo;&egrave; la presa di ricarica.  Il parabrezza &egrave; stato rinforzato per incrementare la sicurezza, anche il telaio &egrave; stato irrobustito. La prima &egrave; andata: attendiamo le prossime creazioni vintage a batteria di Garage Italia. 

<p>Primo esempio di restomod a batteria dell&#39;atelier di Lapo Elkann</p> 

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Fiat 500 Jolly Icon-e, 5 nuovi colori per la Spiaggina

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Fiat 500 Jolly Icon-e, spiaggina elettrica di Garage Italia