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Alfa Romeo, la nuova trazione posteriore (e integrale) diventerà il futuro della gamma

Due berline, due coupé, tre SUV
Alfa Romeo, la nuova trazione posteriore (e integrale) diventerà il futuro della gamma

Francesco ForniFrancesco Forni

3 dic 2013

Vento di novità - finalmente - per Alfa Romeo. E non si tratterebbe solo di perle da collezione come la emozionante Alfa 4c. L'autorevole Automotive News infatti ha anticipato i piani della Casa del Biscione, che prefigurerebbero un futuro affascinante. Basato su una nuova piattaforma modulare (ormai un must per i costruttori auto) a trazione posteriore e integrale.  Ovvero le fondamenta del rilancio per una gamma più completa e prestigiosa, che si amplierebbe con due berline, media e grande, due coupé e una famiglia di SUV, il prodotto ormai dominante su scala mondiale. Il nuovo telaio modulare dovrebbe essere rivelato nell’aprile 2014 dallo stesso Marchionne. E la prima a portarlo su strada dovrebbe essere l’Alfa Romeo Giulia, la berlina del (si spera definitivo ed effettivo rilancio, prodotta a Cassino?) nel 2015, che sarà disponibile a trazione posteriore e integrale, come la migliore concorrenza premium. Anche l’ammiraglia probabilmente utilizzerà questo pianale (non quello costoso della Maserati Ghibli) e andrà anche su coupé media, sulla scia di BMW Serie 4 e Audi A5. Nel carniere ci sarebbe anche una grande coupé (come la BMW Serie 6) questa invece sulla piattaforma della nuova Maserati GranTurismo, attesa per il 2016. BMW diventa, come logico, il “bersaglio” di queste nuove Alfa Romeo, con gli “innesti” anche della’Alfa 4C Spider, versione con tettuccio asportabile (in CFRP) che sarà presentata a marzo 2014 al Salone di Ginevra e soprattutto, per numeri più importanti, della nuova Alfa Duetto, per rinverdire uno dei miti dell’automobile. Come noto la base sarà la nuova Mazda MX-5 (Miata in molti mercati) ovviamente sempre a trazione posteriore e con cuore italiano, il potente 1.4 Multiair da 170 cavalli, probabilmente con un’ulteriore iniezione di potenza. Altro pezzo forte, quello più interessante per il mercato globale, sarà quello dei Crossover e dei SUV. Tre modelli, per questa categoria. Un crossover compatto, realizzato in comune col nuovo modello Jeep che sostituirà Compass e Patriot. Poi il SUV medio, che se sarà deciso con la nuova piattaforma Alfa a trazione posteriore/integrale verrà costruito in Italia a Cassino. E infine un grande SUV, parente molto stretto della Maserati Levante (2015, per l’Alfa il 2017) che potrebbe essere realizzato a Mirafiori (Torino). Per i modelli attuali il futuro c’è ancora. Di sicuro per la Giulietta, che vedrà la nuova generazione nel 2016, mentre l’eventuale nuova generazione della MiTo sarà eventualmente trasferito da Mirafiori.

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