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Mazda, a Tokio torna il motore rotativo

Il concept di coupé servirà a tastare le reazioni del pubblico, la produzione potrebbe arrivare in 2 o 3 anni
Mazda, a Tokio torna il motore rotativo

27 ott 2015

Ci sono SkyActiv-G e SkyActiv-D, non servono troppe presentazioni. Poi potrebbe esserci, in un domani non troppo lontano, SkyActiv-R. E qui la questione fa la gioia degli appassionati, perché quella R sta per rotativo, motore che in Mazda hanno lanciato su un'auto di serie nel lontano 1967, la Cosmo Sport, ed è destinato a tornare in un futuro prossimo. Intanto, al Salone di Tokio 2015, sarà sotto il cofano della coupé sportiva anticipata da un misterioso teaser, con la quale il marchio vuole saggiare la risposta del pubblico sul fronte dello stile, per poi immaginare un prodotto di serie. I vertici non annunciano date, «per non mettere pressione» al gruppo di lavoro che è impegnato sul Wankel del futuro, perché alle sfide tecniche del motore rotativo si sta lavorando già da qualche tempo. Consumi, quindi emissioni, ma anche profili legati all'erogazione delle prestazioni, sono i punti caldi sul tavolo, da risolvere. Come, è prematuro immaginarlo oggi. L'abbinamento con l'elettrico per uno schema ibrido? Chissà. Al salone nipponico possiamo attenderci una sportiva emozionale, due posti e due porte, che sappia sfruttare le peculiarità del motore rotativo poiché consentono di ottenere linee uniche, un muso particolarmente basso, prima di tutto. Volendo festeggiare alcuni anniversari lanciando il Wankel interpretato in chiave moderna, si potrebbe guardare al 2017, quando saranno trascorsi 50 anni dalla Cosmo Sport 110, con il suo birotore da 1 litro di cilindrata e 110 cavalli. Oppure, un anno più tardi, i 40 anni dalla nascita della RX-7: tre generazioni di sportive, per poi passare il testimone alla Mazda RX-8 nel 2003 e al suo Renesis da 1.3 litri e 231 cavalli: prestazioni e sound sì, ma consumi proibitivi anche. Uscì di scena nel 2012, la sfida ora sarà riportare il rotativo in campo, avendo risolto le criticità che lo caratterizzano. «La gente pensa che il motore rotativo non possa rispettare le attuali richieste sulle emissioni. Gli ingegneri che hanno realizzato i motori SkyActiv hanno lavorato sul rotativo, ottenendo una tecnologia all'avanguardia. Fa parte del nostro DNA, è sinomimo del marchio e in futuro tornerà con la sigla SkyActiv-R», ha dichiarato ad Autocar Kiyoshi Fujiwara, capo della divisione Ricerca e sviluppo di Mazda. Fabiano Polimeni

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