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Rolls Royce Sweptail, oltre i confini del lusso

Al Concorso di Villa d'Este, presentato l'esemplare unico commissionato da un cliente della casa di Goodwood. Richiami alle Rolls degli anni Venti e Trenta, al mondo nautico e soluzioni di estrema ricercatezza e pregio

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 mag 2017 (Aggiornato alle 15:59)

Tocca il culmine dell'eleganza, della ricerca stilistica, della personalizzazione su misura, Rolls Royce Sweptail. Esemplare unico, ovviamente. Ispirazione fornita dalle Rolls Royce degli anni Venti e Trenta, alle quali rimandano alcune scelte estetiche volute dal committente entrato nel mondo della casa di Goodwood nel 2013. E' tra i punti più alti raggiunti dalla visione BeSpoke Rolls Royce, dedicata alla creazione di auto che riflettano totalmente la visione del cliente. E nel caso della Sweptail si concretizza in una linea esterna dalla coda allungata, unicità di una coupé due posti possibile dalla visione d'insieme tra l'andamento del tetto e lo sbalzo posteriore.

Idealmente si raccordano in coda, una rastremazione amplificata al limite dal profilo del tetto, realizzato in vetro, per una superficie ampia che si sviluppa sin dal parabrezza. Il montante C contribuisce ad allungare la silhouette, ma è nella vista dall'alto che si apprezza un altro dettaglio cruciale del design, il profilo a goccia, evocativo al tempo stesso dello scafo di un'imbarcazione. I richiami storici sono alla Rolls Royce Phantomi I Round Door del 1925, alla Phantom II Streamline del 1934 e alla Gurney Nutting Phantom II dello stesso anno. 

Proporzioni equilibrate nonostante dimensioni imponenti, come ogni Rolls Royce. La calandra tocca un'ampiezza mai così elevata sui modelli moderni del marchio, realizzata partendo da un blocco di alluminio fresato, completato da una cornice che corre intorno al muso, in alluminio spazzolato; medesima finitura in coda e intorno al tetto panoramico. 

Un altro dettaglio per sottolineare la cura maniacale al dettaglio? La targa è un semplice 08, semplice perché due cifre appena, create partendo da un lingotto di alluminio, lavorato a mano. 

L'abitacolo è un tripudio di materiali pregiatissimi e richiami nautici. Il legno d'ebano Macassar - un nero con striature marroni, originario dell'isola Sulawesi - riveste il padiglione, la cappelliera e lo spazio dietro i sedili anteriori, completato da binari lucidi in alluminio e profili illuminati in vetro. Altro legno, altra tonalità, chiara, per il Paldao a poro aperto (origini asiatiche, se voleste replicarlo sulla vostra auto). L'accostamento della pelle in due tonalità va sulle sedute e la plancia, al centro della quale spicca un orologio - chiaramente realizzato a mano - con quadrante in ebano Macassar, retroilluminato, lancette e riferimenti in titanio; tra i sedili, invece, la pressione di un tasto svela un vano "portaoggetti" che nasconde una bottiglia di raffinato champagne e due flute. 

Ultima chicca, la presenza di due borse in carbonio e pelle, integrate nello spazio dietro le portiere, all'interno della carrozzeria.

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