Ineos Grenadier, il ritorno del 4X4 duro e puro

Ineos Grenadier, il ritorno del 4X4 duro e puro

Presentato il design esterno del fuoristrada britannico progettato con lo scopo di realizzare un tipo di vettura che manca nell'offerta attuale delle Case, ovvero, un pratico 4X4 capace di affrontare l'off-road più estremo

di Michele Salvatore

01.07.2020 09:11

È curioso come la storia si ripeta. C’è un inglese, con l’idea di realizzare un 4X4, di quelli capaci di andare ovunque, in cui è lo scopo di utilizzo di ogni sua componente ad essere il punto di riferimento dello sviluppo del progetto. Attenzione, non è il 1948, non stiamo raccontando di come è nato il Land Rover Defender. Rileggete la premessa del pezzo: è il 2020, anno di nascita del fuoristrada che vuole essere l’erede della britannica, l’Ineos Grenadier.

Intro lungo, al quale serve un passo indietro. Ineos, gruppo britannico tra i leader mondiali nel settore della chimica, è guidato da un appassionato di automobili, Sir Jim Ratcliffe, che si è posto l’obiettivo di realizzare un tipo di vettura “dimenticato” dalle attuali Case automobilistiche, concentrate nello sviluppo di elettriche e SUV dallo spirito più urbano che avventuriero.

Ineos Grenadier: FOTO

Ineos Grenadier: FOTO

Un fuoristrada duro e puro come non si vedevano dai tempi del Defender. Ineos, raccoglie il testimone lasciato dal celebre 4X4 britannico e realizza il Grenadier, vettura concepita pensando prima allo scopo e poi alla forma.

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Design funzionale

Per questo, da una costola dell’azienda chimica, è nata la Ineos Automotive, affidata al CEO Dirk Heilmann, alla quale è stato dato il compito di realizzare il Grenadier, presentato nelle sue forme esterne.

Il design è della matita di Toby Ecuye, a cui è stato chiesto di tratteggiare le linee di un fuoristrada moderno, razionale, nel quale la funzionalità è al centro di tutto. In poche parole, riprendere quel filo interrotto nel 2016, con l’uscita di scena del Defender originale, a partire da un design d’impatto, che comunichi subito lo scopo per il quale l’auto è nata.

Missione compiuta, anche al netto di qualche guizzo di fantasia venuto a mancare, perché il legame con la più illustre britannica è evidente. Lo si nota subito nella parte frontale, con i fari tondi e la calandra che si sviluppa in orizzontale.

Citazioni che proseguono osservando le forme del cofano e le proporzioni squadrate, accentuate dal tetto piatto e dalle fiancate dritte che slanciano l’auto verso l’alto e movimentate da un’unica linea di cintura orizzontale. Scelta stilistica esclusivamente funzionale, dettata dalla volontà di installare fasce paracolpi laterali o una “cintura multiuso”, su fiancate e posteriore, dove fissare carichi o accessori.

Il posteriore è caratterizzato dai due sportelli che si aprono al libro, per facilitare il carico e scarico di oggetti ingombranti, e dalla ruota di scorta agganciata all’anta più grande. Di serie è integrato un cablaggio esterno, con uscite nelle sezioni anteriori e posteriori del tetto, per permettere il collegamento di accessori alimentati come fari ausiliari, lampade da lavoro o lampeggianti.

Meccanica da vero 4X4

L’Ineos Granadier è nato a partire da un foglio bianco, su una piattaforma progettata da 0 e dedicata esclusivamente ad esso. I dettagli tecnici resi pubblici sono pochi, ma bastano a comprendere come la vettura abbia DNA da fuoristrada vero non solo nell’aspetto, ma anche nello scheletro.

Ineos Grenadier: VIDEO

Ineos Grenadier: VIDEO

Un fuoristrada concepito con un chiaro obiettivo dovrebbe sempre avere l’aspetto di un autentico 4x4 Il Grenadier ha un design parla da sé e senza alcuna ambiguità circa il suo “ruolo” Sarà anche un mezzo confortevole, con dotazioni e sistemi di sicurezza in linea con le aspettative dei guidatori moderni.

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Infatti, il telaio non è monoscocca, ma a longheroni al quale è fissata la carrozzeria. Gli organi meccanici vitali sono stati realizzati in collaborazione con partner specializzati nel settore: la trazione integrale è stata sviluppata con l’azienda austriaca Magna, mentre gli assali parlano italiano perché forniti da Carraro. A spingere la vettura, i 3.0 6 cilindri BMW, benzina o Diesel, modificati per essere più robusti, meno potenti, e per sviluppare più coppia, caratteristiche che meglio si addicono a un fuoristrada.

Curiosità

L’Ineos Grenadier è stato sviluppato con un approccio open source. Il cliente può personalizzare esterni ed interni con un’ampia scelta di accessori messi a disposizione dalla Casa, svilupparne dei nuovi assieme ai produttori a seconda delle proprie esigenze o integrare kit già in proprio possesso. In più, l’Ineos Automotive incentiverà specialisti del settore a realizzare ulteriori gamme di accessori specifici.

L’Ineos Grenadier verrà assemblato in due siti. L’impianto di Estarreja, in Portogallo, si occuperà del telaio, mentre il montaggio finale avverrà a Bridgend nel Galles. Il fuoristrada entrà in commercio nel 2021, prima sul mercato europeo per poi essere distribuito in tutto il mondo.

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