Avrebbe dovuto versare 200 milioni di euro entro il 25 marzo. E adesso la corsa alla salvezza è disperata
31.03.2022 ( Aggiornata il 31.03.2022 09:01 )
Acque agitatissime per SsangYong Motor, che rischia di finire nel baratro. Fumata nera, dopo il disimpegno di Mahindra e una situazione finanziaria preoccupante, è fallita l’operazione di salvataggio ad opera di Edison Motors.
La startup coreana che, con altre entità nazionali quali Keystone, Semisysco e i fondi Korea Corporate Governance Improvement (KCGI), non ha rispettato i termini di pagamento.
I soldi sarebbero dovuti arrivare entro il 25 marzo. Un gettone da circa 200 milioni di euro, ossigeno per SsangYong, che da aprile 2021 è sotto amministrazione controllata.
Accordo annullato, anche se inizio anno Edison Motors aveva pagato il 10% del totale pattuito per subentrare al controllo, riconosciuta dal tribunale coreano quale miglior offerente. E adesso? Il tempo corre e lo sta facendo anche SsangYong, con i suoi manager alla caccia di un nuovo acquirente. Siamo davvero all’ultima spiaggia?
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