Renault, ecco la ricarica bidirezionale e un caricatore più efficiente

La ricerca condotta in Francia conta 11 brevetti per arrivare a un dispositivo più efficiente, piccolo, economico e in grado di interfacciarsi con la rete nello standard V2G

Renault, ecco la ricarica bidirezionale e un caricatore più efficiente

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 16 gennaio 2023, 17:17

L'obiettivo di Renault è di introdurre il nuovo caricatore di bordo sui propri modelli elettrici entro la fine di questo decennio. Quali vantaggi porterà, il sistema sviluppato in collaborazione con CEA - istituto pubblico di ricerca in Francia?

Anzitutto, un caricatore di bordo in corrente alternata più compatto, quindi meno voluminoso, ma soprattutto in grado di ridurre le perdite di energia nelle fasi di ricarica, con minor calore prodotto e inferiori richieste di raffreddamento.

Predisposto per cedere energia alla rete 

Si tratta di un progetto di architettura elettronica di potenza pensato per operare anche in modalità vehicle-to-grid, quindi una ricarica di tipo bidirezionale.

Della specifica tecnologia si parla, di fatto, in parallelo alla progressiva diffusione dell'auto elettrica, tuttavia, i limiti applicativi per una fruibilità concreta della ricarica bidirezionale restano enormi, in Europa in primis. È noto come il potenziale delle architettura V2G preveda la possibilità per l'auto di essere un tassello integrabile sulla rete elettrica, anche solo in un'ottica di gestione dell'ambiente domestico.

Ricariche più efficienti con i materiali a banda larga

Il progetto firmato Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usatoe CEA dichiara un potenziale tecnico pari alla riduzione delle perdite di energia pari al 30% nelle operazioni di ricarica e prevede l'utilizzo di materiali per la realizzazione dei semiconduttori definiti a banda larga (wide band gap): si tratta di materiali in grado di operare a range di voltaggi oltre i 2 electronvolt, a frequenze superiori e anche a temperature più elevate. Materiali dei semiconduttori, come il silicio, operano tra 0,6 e 1 electronvolt.

Il caricatore sviluppato da Renault e destinato all'introduzione sulla produzione di serie del futuro è una specifica da 22 kW in corrente alternata. Le dimensioni e il costo di produzione sono inferiori rispetto a simili caricatori attualmente impiegati sulle auto elettriche, Renault compresa. 

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