Maserati, GranCabrio e GranTurismo tornano a casa

Le due sportive del Tridente tornano sulle linee produttive di via Ciro Menotti. Un ritorno a casa per iniziare il rilancio
Maserati, GranCabrio e GranTurismo tornano a casa

Alberto SabbatiniAlberto Sabbatini

Pubblicato il 7 novembre 2025, 16:30 (Aggiornato il 7 novembre 2025, 16:37)

Le Maserati tornano ad essere costruite a Modena e si sogna il rilancio con la futura Quattroporte e con un Suv taglia maxi. È il segnale che il nuovo Ceo, JeanPhilippe Imparato, ha dato a Modena inaugurando la nuova linea di montaggio delle Maserati GranTurismo e GranCabrio. Non si tratta di due modelli nuovi, per carità, ma il fatto davvero nuovo è che le due eleganti GT Maserati sono tornate a casa. Nel senso che da questo mese vengono costruite a Modena, negli stabilimenti storici di via Ciro Menotti, come si conviene a una vera Maserati, e non più localizzate invece a Torino nella fabbrica Fiat di Mirafiori, dove venivano assemblate negli ultimi anni. 

La produzione delle Maserati è già iniziata

 

 

La nuova linea di montaggio a Modena è stata inaugurata ufficialmente il 6 novembre dai due capi operativi di Maserati, l’amministratore delegato del marchio modenese Jean Philippe Imparato e il Direttore generale Santo Ficili. Non aspettiamoci numeri da capogiro: l’impianto potrà costruire fino a 6-7 Maserati al giorno, che fanno un totale di poco più di duemila auto su base annua. Non certo quello che basta per risollevare i bilanci della Maserati, in caduta libera da tre anni, ma si tratta di un fatto simbolico: un segnale di rilancio per sancire una volta per tutte che la Maserati vuol sopravvivere e che fa dell’appartenenza al territorio emiliano la propria bandiera. 

Le criticità di Maserati

I veri problemi del Tridente, oggi come oggi, sono due: ridurre le giacenze di invenduto e azzerare le perdite per tornare al tornare al profitto. I numeri parlano chiaro: le vendite sono scese dalle circa 26mila auto del 2023 alle 11mila dell’anno scorso e quest’anno il trend è in ulteriore calo del 30% sui vari mercati. Colpa di diversi fattori, fra cui il crollo del mercato del lusso cinese e l’uscita di scena dei modelli Ghibli e Levante che rappresentavano il grosso della produzione. 

Perché Maserati torna a Modena

 

 

Però il ritorno della produzione di vetture Maserati a Modena  rappresenta un segnale di fiducia lanciato dalla proprietà per mettere a tacere le voci ricorrenti che parlavano di vendita o di chiusura del marchio Maserati. Già, perché il nuovo amministratore delegato Imparato (è in carica quattro mesi) ha detto chiaro e tondo: «Vogliamo portare l’azienda al livello di redditività sufficiente per mantenerci. Maserati è un marchio di lusso, non di volumi: ci basterà produrre 15mila auto all’anno per tornare ad essere redditizi e riportare i bilanci in utile. Serviranno nuovi prodotti e almeno tre o quattro anni di duro lavoro, ma la squadra di Maserati è solida, ha competenze e saprà far girare l’azienda come si deve».

La gamma attuale di Maserati

 

Attualmente Maserati produce una linea di cinque modelli: al fianco delle due GT GranTurismo, GranCabrio sia con motore termico che elettrico, ci sono MCPura e GT2 Stradale. Più il Suv medio Grecale, l’unico costruito lontano da Modena (a Cassino perché nasce sulla stessa piattaforma dell’Alfa Stelvio prodotta laggù). Troppo di nicchia (Grecale a parte) per sperare di aumentare le vendite fino ai livelli desiderati.

Il futuro del Tridente

Per cui Imparato e Ficili stanno valutando di mettere altra carne al fuoco: prima di tutto la nuova generazione della berlina Quattroporte, che potrebbe assumere forme non necessariamente da berlina pura ma da crossover, e poi un Suv taglia grande per sostituire la Levante uscita di scena a inizio 2024. «I progetti ci sono già», ammette Imparato, «alcuni di questi modelli sono già stati disegnati ma dovremo lavorare soprattutto sulle piattaforme e sul software di gestione. Maserati non ha bisogno di fare il lavoro di un Costruttore generalista. Maserati deve avere l'ossessione della qualità, l'ossessione del cliente finale, la cura del dettaglio che ti porta la voglia di comprare macchine esclusive come quelle che abbiamo presentato qui». 

 

 

Si riferisce alle due fuoriserie realizzate per festeggiare l’avvio della produzione a Modena. Due modelli speciali, unici, ottenuti partendo da una Granturismo e da una GranCabrio di serie allestiti in modo speciale: una coupé rosso scuro ed una cabrio color oro/champagne con colori e finiture esclusive. Che sottolineano la capacità di Maserati di riuscire a produrre vetture personalizzate in modo estremo nei colori e nei materiali per i clienti più esigenti che vogliono auto uniche attraverso il nuovo programma di personalizzazione spinto “Bottega Fuoriserie” appena lanciato. Un esempio? L’esclusivissima Maserati MC20 con una livrea nera lucida e dettagli rosa commissionata da David Beckam negli stessi colori della squadra di calcio Inter Miami per cui l’asso inglese ha giocato negli ultimi anni di carriera.

 

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