Mazda CX-60 Diesel, la taglia giusta per il Diesel giusto

In casa Mazda il futuro diventa più grande. la nuova ammiraglia a ruote alte cx-60 (ri)porta in voga il sei cilindri in linea a gasolio

di Cesare Cappa

29.03.2023 17:24

C'è spazio per il Diesel nel 2023? La risposta è si, soprattutto se si volge lo sguardo a cosa sta facendo Mazda, che riporta in auge un'architettura nel mondo dei motori termici tendenzialmente di matrice tedesca: il sei cilindri in linea. Una scelta tecnica che distingue la nuova Mazda CX-60 Diesel, equipaggiata con il nuovo motore e-Skyactiv D. Un 3,3 litri sovralimentato ovviamente coadiuvato dalla presenza di un sistema mild-hybrid a 48 Volt, fondamentale per renderlo sostenibile ed efficiente. Cubatura e numero di cilindri potrebbero sembrare eccessivi quando da tempo si sono ridotte le cilindrate. Ma si sa che Mazda tiene alle proprie “filosofie” come quella del right-sizing, ovvero la giusta cilindrata in funzione del corretto utilizzo, e se pazientate ancora qualche riga scoprirete che le nostre prime impressioni di guida confermano questa scelta come quella giusta (almeno sulla CX-60).

Mazda CX-60 eSkyactiv D, la prova

Mazda CX-60 eSkyactiv D, la prova

Nuova motorizzazione diesel per l'ammiraglia di Hiroshima, con una media di 20 km/l nei consumi. E i prezzi? Da 49.900 a 61.200 euro a seconda dell’allestimento

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Si parte dal “nuovo”

Ad accompagnare il nuovo sei cilindri anche un nuovo cambio automatico a 8 rapporti. Che sulla versione dai noi provata (la 249 cavalli) è abbinato esclusivamente alla trazione integrale. La variante da 200 cavalli è disponibile solo con la sola trazione posteriore. Tornando al cambio, presenta una soluzione alternativa al classico convertitore di coppia, preferendo una frizione multi-disco.

Al di là dell'imponenza delle linee (siamo quasi a quota 4,8 metri) lo stile sembra assecondare le esigenze del cliente americano. A bordo invece la digitalizzazione passa sia dal quadro strumenti che dal display a centro plancia, entrambi da 12,3 pollici. Peccato solo che il secondo sia touch se abbinato ad Android Auto oppure Apple CarPlay (entrambi wireless) altrimenti si deve fare riferimento alla rotella e ai tasti al centro del tunnel.

Ecco come va

Su strada il temperamento del SUV Mazda è tra il brillante e il confortevole. Nel senso che l'assetto è tendenzialmente morbido. La taratura delle sospensioni evidenzia i movimenti del corpo vettura, mentre in fase di rilascio il retrotreno marca il territorio. Un modus operandi che per quanto possa risultare divertente per i più smaliziati, non è detto che sia considerato consono da chi aspira ad un'ammiraglia a ruote alte tarata sullo spazio e i bassi consumi. Il sei in linea è desideroso di spingere, ma la sua corsa termina intorno ai 4.500 giri/min. Il tiro è costante, la spinta progressiva, ma le note ruvide sono piuttosto percettibili in abitacolo. Una presenza che si fa sentire solo e soltanto se affondate il pedale dell'acceleratore, altrimenti il sound del 3,3 litri rientra nei limiti della normalità. Qualche fruscio aerodinamico in meno avrebbe certamente fatto meglio alla causa, ma il passo di CX-60 non ne risente più di tanto. I passaggi di marcia del nuovo cambio automatico per quanto percettibili sono sufficientemente fluidi per una guida rilassata. Per quella più sportiva qualcuno potrebbe necessitare di tempistiche inferiori, ma il maxi-Suv nipponico è a tutti gli effetti un grande passista. Se pensate alla potenza che è in grado di esprimere e che nella nostra breve prova abbiamo fatto 5,8 l/100 km di media, allora è chiaro che l'obbiettivo di coniugare performance e bassi consumi è stato ampiamente centrato. La versione da 200 cavalli vanta prestazioni (sul fronte dei consumi ovviamente) ancora migliori. Ma le differenze sono minime. Quattro sono i livelli di allestimento, Prime-line, Exclusive-line, Takumi e Homura, ciascuno con una dotazione di partenza che comprende climatizzatore bi-zona, Wireless Apple CarPlay e Android Auto, navigatore satellitare e cruise control. La Mazda CX-60 è già disponibile presso la rete di vendita.

C'è anche lei

Tutto cambia nulla cambia. Durante la presentazione della nuova CX-60 in edizione Diesel c'è stato tempo e modo di salire a bordo dell'edizione 2023 di Mazda CX-5. Vettura che rappresenta la bestseller dell'intera gamma Mazda. Che ha ricevuto una serie di aggiornamenti tesi in primis a migliorare la digitalizzazione di bordo. Apple CarPlay e Android Auto diventano wireless, pertanto non è più necessaria la presenza di un cavo per accedere ai due servizi di smart mirroring. E proprio come sulla più grande CX-60 consentono un uso touch del display a centro plancia. Altrimenti si deve provvedere a tasti e rotella per accedere ai vari menu del sistema d'infotainment Mazda. La gamma motori a benzina si presenta tutta in formato mild-hybrid a 48 Volt. Disponibile un 2 litri da 165 cavalli (anteriore o integrale) e un 2,5 litri da 194 (solo integrale). In foto invece si intravede la copertuna dell'unità diesel: un 2,2 litri sovralimentato - i benzina sono aspirati - da 150 o 184 cavalli. Anche in questo caso la versione meno potente può essere provvista di trazione anteriore. Su strada si conferma una vettura votata al comfort di marcia, forse non allineata rispetto ai competitor sul fronte multimediale e con scelte tecniche (vedi motori benzina) non sempre all'altezza delle aspettive in termini di prestazioni. I prezzi partono da 36.700 euro per la versione d'ingresso a benzina.

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